10 cd nel lettore del… Trio Medusa

Eccolo il Trio Medusa, si esatto i “culattoni raccomandati” (Sgarbi dixit), li abbiamo beccati tra un programma tv e l’altro, e gli abbiamo chiesto cosa ascoltano in questo periodo: ne è uscito un racconto di vita fatto di brani, album e sensazioni legate alla musica, eccoli per voi uno per uno…

Se dico Giorgio Daviddi chi vi viene in mente? E’ un biologo. Simpatico, irriverente. Con una passione per la radio. Ha anche lavorato in televisione. State pensando a Linea Verde e programmi simili?
No, per carità, siete fuori strada. Ma sù, dai, Giorgio è Giorgio…

Uno di quei tre geniacci del Trio Medusa! Trio che per l’occasione noi di Rocklab abbiamo smembrato e coinvolto nella nostra rubrica.
Ah, a proposito… quella cosa del biologo… sì, lo ammetto, l’ho letta su Wikipedia.
E stavolta no, non sono i 10 cd che Giorgio sta ascoltando in questo periodo, bensì i 10 brani che lo hanno accompagnato in questi anni. E voi? Vi rispecchiate in qualcuno di quelli proposti?

Giorgio Daviddi

La playlist che segue non rappresenta i brani che riascolterei in loop all’infinito.
Racconta però la musica che ha segnato i miei quaranta e più anni di vita.
Sono musiche che non mi escono dalla testa neanche a volerlo fare, perché ogni età ha la sua colonna sonora ed é differente per ciascuno di noi.
Vediamo questa storia in dieci brani:

O. Bazzini – La Marcia di Topolino
Primo disco di cui ho memoria. Sul 45 in vinile mi guardavo tutti i personaggi Disney disegnati a colori. Il testo è ancora un mistero.

Umberto Tozzi – Tu
Giradischi arancione a batterie (ricordate il Penny?). A casa era un continuo di Dam Dabadam Dabadam Dabadambambambam Dam. Oggi credo che Umberto Tozzi stesse sperimentando un sistema per il controllo della mente attraverso la musica.

Mike Oldfield – Moonlight shadow
Ero già rimasto colpito da Tubular Bells (colonna sonora dell’Esorcista), ma questa canzone rappresenta, per me, la perfezione del POP. Una spirale sonora che potrebbe continuare all’infinito e non stancarti mai.

Francesco Guccini – Il Vecchio ed il Bambino
Scopro la chitarra e gli arpeggi. Con una vecchia chitarra classica con le corde distanti dal manico due centimetri passo settimane a provare e riprovare gli accordi per l’arpeggio di questa canzone triste e meravigliosa del Guccio. Con esibizione finale davanti ai parenti seduti. Che buoni! Non ha riso nessuno per fortuna.

Iron Maiden – Flight of Icarus, The Number of the Beast, Hallowed Be Thy Name e Powerslave
Li metto tutti insieme perché erano incisi su una cassetta regalatami da un compagno di classe metallaro al liceo. Passai tutta la notte ad ascoltare e riascoltare quei brani e finalmente trovai quello di cui avevo bisogno senza saperlo.

Metallica – Nothing Else Matters
Da Guccini ai Metallica. Il passo è breve.

Genesis – From Genesis To Revelations
Dopo aver agitato la testa ed i capelli lunghi inizia un periodo di riflessione. Inizi a guardarti indietro e scopri che la musica che ami è già stata scritta prima della tua nascita.

Y.J. Malmsteen – Black Star
Autoerotismo per giovani chitarristi. Mi ha anche avvicinato alla musica classica. Bach su tutti.

Dream Theater – Pull Me Under
Quando pensi di aver ascoltato tutto arriva improvvisamente tuo fratello a dirti: “Senti questi che fanno”. Ed il tuo cervello inizia a produrre endorfine musicali.

??? (???)
Siamo ad oggi, o meglio, al domani. Teniamo le orecchie tese all’ascolto perché quello che ho imparato dalla musica è che prima o poi ti colpisce. Dritta al cuore.

Gabriele Corsi

Gabriele Corsi è il nostro step nr.2.
E con lui, raggiungiamo un traguardo differente.
Non sono i 10 cd nel suo lettore, non sono 10 album che sta ascoltando attualmente.
Ma chi sono io per dire di no a uno del Trio? Nessuno, appunto.
Ecco quindi quella che lui stesso definisce come una playlist un po’ speciale.

Perché speciale lo è davvero, in realtà… Penso abbiate ben presente il White Album dei Beatles.
Ecco, bene. Gabriele ci ha dato le sue personali 10 motivazioni sul perché lo ama particolarmente.

1) Perché è l’album preferito di mio padre. Perché in infiniti viaggi in macchina era la colonna sonora del film che vedevo attraverso il finestrino. Perché mio padre, quando abbiamo intervistato Paul Mc Cartney, mi ha chiamato per chiedermi: “Allora? Com’è? E’ simpatico?“. E io: “Papà il nostro incontro è durato 27 secondi“. E lui: “E in quei 27 secondi, com’è stato? Simpatico?“.
2) Perché è la dimostrazione che la rivoluzione passa, anche, attraverso la musica.
3) Perché contiene “Blackbird“. E già questo basterebbe.
4) Perché “Blackbird” è stata la base del nostro ricordo di Alberto D’Aguanno.
5) Perché ha la copertina più bella del mondo.
6) Perché tutte le persone che stimo professionalmente e a cui voglio bene amano i Beatles (Rocca Tanica, per esempio).
7) Perché se prendi come riferimento il “White Album” e vuoi fare musica, sei già un po’ un musicista. Voglio dire: se ti ispiri a una canzonetta qualsiasi è un’altra roba.
8) Per la chitarra di “Back in Ussr”.
9) Perché avevo una musicassetta in gita in prima liceo (anno 1985): da un lato c’era una compilation anni ’80. Sull’altro lato c’era il “White Album”. Delle canzoni del primo lato non si ha più notizia.
10) Perché, quando lo ascolti, pensi: se c’è della musica così non è che il mondo è proprio una merda.

Furio Corsetti

Quando mi si chiede di indicare il mio disco preferito o una lista di dischi vado sempre in crisi.
Questo perché, non avendo una cultura musicale alle spalle, mi affeziono subito ad un brano, più per il momento e le circostanze che hanno accompagnato l’ascolto che per il brano in sé.
E come i bambini piccoli lo ascolto anche mille volte fino ad averne nausea, così che, dopo un po’ di tempo, l’ho addirittura dimenticato. Farò uno sforzo dunque – e avverto subito che la lista risulterà variegata!

La Bionda – One For You, One For Me
Disco consigliato per chi ha passato una pessima giornata, impossibile non sorridere durante l’ascolto.

Via Verdi – Diamond
Sigla di deejay televison, probabilmente rappresenta il mio primo contatto con il mondo deejay.

Riccardo Cocciante – Bella Senz’anima
Mi era scivolata addosso per tanto tempo finchè un giorno, giocando a bigliardino, l’ho cantata e non ho più smesso.

Daniele Silvestri e Nicolò Fabi – Sornione
Un piccolo capolavoro, sconsiglio però l’ascolto a chi non sta passando un buon periodo.

Vasco Rossi – Una splendida giornata
Da contrapporre a Vivere a seconda se il tragitto che ci sta riportando a casa è al termine di una giornata da ricordare o dimenticare. Da ascoltare rigorosamente poco prima del tramonto.

Telepop Music – Breath
Questa canzone è perfetta se al mare, in una giornata di sole invernale, con una bottiglia di falanghina vicino.

U2 – Untile the end of the world
Quando Bono comincia a fare wo-o-ò w-o-ò impossibile non allargare le braccia e andargli dietro con il canto.

Travis – Sing
È l’alter ego dell’effetto della canzone degli U2, se non si vogliono allargare le braccia.

Coldplay – A Rush of blood to the head
Sì proprio loro, quelli del carrello del lesso a capodanno. Me li ha fatti scoprire mia figlia Martina quando aveva 5 anni. “ciccia ma ti piacciono i Coldplay pure se non capisci cosa dicono?” “papà, se chiudi gli occhi e ascolti la canzone, comunque riesci sempre ad immaginare una storia, anche senza capirli…”. Ho provato. Aveva ragione lei. Ed Amsterdam ogni volta è un brivido.