10 cd nel lettore di… Omid Jazi

A guardarlo, nascosto dietro gli occhiali da sole troppo grandi per il suo volto allungato, Omid ricorda vagamente un Battiato giovane ed eclettico, già nel modo di curare i dettagli prima che nelle sue musiche.
Capello nerissimo, frangia allungata che ricade sugli occhi.

L’ultimo acquisto dei Verdena, Omid Jazi, è da poco uscito con un suo lavoro indipendente appena terminato il tour di WOW.

Suoni diversi, musiche che da lui – compositore e cantante polistrumentista – non ti aspetteresti di sentire. Perché è giovanissimo, in primis. Perché in Lenea c’è un mondo completamente diverso da quello portato in tour con i Verdena.

Gli abbiamo chiesto cosa sta ascoltando negli ultimi tempi, ed ecco qui per voi i suoi 10 cd.

Four Tet – Rounds
Mi capita spesso, quando sono particolarmente preso da una canzone o da un artista, di volerlo ascoltare nel sonno.
Accade a volte qualcosa (a cui attualmente non do una spiegazione precisa).
Succede di svegliarmi esattamente nello stesso punto della canzone ogni volta e provare una senzazione di unità con il flusso vitale del mondo – cosa che a parere mio, quel tale brano riesce in un qualche modo ad esprimere.
Con Four Tet succede sempre, in brani come Slow Jam e Hands c’è qualcosa di universal. Questo mi porta a dire che la sua musica è fantastica, onirica.

Burial – Untrue
Ascolto questo album ultimamente, ma occasionalmente. Ciò che mi piace in questo artista è la sua estremamente precisa visione della musica, le canzoni sembrano la traduzione tonale di immagini tratte dai film di David Lynch. Anche lui a mio parere è onirico.

Depeche Mode – Ultra
E’ un disco che ascoltavo anni fa ma che poi ho perso e mi è stato regalato ultimamente.
Gli arrangiamenti, gli equilibri sonori, la voce… Un cd o un libro sono il miglior regalo che una persona possa farmi, e per chi sia minimamente coinvolto nel dark/electro questo è l’album fondamentale.
E’ stato uno dei miei punti di riferimento durante la realizzazione di Lenea.

My Bloody Valentine – Loveless
Ho scoperto l’acqua calda: questo gruppo ha cambiato la mia vita quando li ascoltai per la prima volta nel 2011 – già, perchè è assurdo che io li abbia conosciuti così tardi.
Li amo, sono meravigliosi e questo album è floreale, primaverile, stupendo.
Ha perciò influenzato notevolmente Lenea.

Bjork – Biophilia
Ho scoperto ultimamente di essere un fan di Bjork quando “per caso” mi sono accorto di avere tutti i suoi dischi.
Questo disco sa di plastica industriale e di musica celtica allo stesso tempo, è un capolavoro.

MGMT – Congratulations
Ci ho messo un pò di più a capirlo, rispetto al primo, poi mi ha preso talmente tanto che l’ho usato come uno dei punti di riferimento per il mio mix e master di Lenea.
Già perchè c’è Sonic Boom al banco mixer in Congratulations e l’idea che mi da nel suo insieme è di tranquilla e posata pazzia.

The Arcade Fire – The Suburbs
Cosa dire di questo disco…tutti i romantici lo hanno ascoltato mentre facevano all’amore…
Però devo dire che non ha influenzato né la scrittura né la realizzazione di Lenea, anche se lo ascoltavo durante…ma no, è impossibile…

Bud Spencer Blues Explosion – Do It
Ho avuto il disco in repeat per giorni: mette carica, spensieratezza, determinazione, allegria.
Poi ho anche aperto alcune loro date e conoscendoli devo dire che oltre ad essere notevoli (mi contengo) dal vivo sono persone bellissime.

Faustò – Suicidio
Mi hanno detto di ascoltarlo e l’ho fatto.
Però le mie parole sarebbero profane nel descrivere la sua arte. Rispetto.

John Maus – We Must Become the Pitiless Censors of Ourselves
L’ho conosciuto ultimamente, mi piace.

Foto di Emanuela Bonetti