Palma Violets – Danger In The Club

Acquista: Voto: (da 1 a 5)

A due anni dal loro debutto – Qui la recensione di “180” – la band capitanata da Samuel Fryer e Chilli Jesson torna nuovamente sulle scene con l’atteso seguito: “Danger In The Club”. A differenza del primo lavoro, qui la band Britannica è chiamata alla prova della maturità, nel tentativo di fugare tutte quelle incertezze emerse nel primo episodio – sebbene sia stato oggetto di Hype (sconsiderato?) da parte di certa stampa specializzata, con in testa il New Musical Express.

L’album, registrato in Galles, negli ottimi Rockfield studios è ottimamente prodotto, come già il primo, dalla Rough Trade Records. Qui, la band ha deciso di proporre molti dei brani già in scaletta dal vivo, rassicurati dal successo riscosso da parte del pubblico giovanissimo. I nostri, trova ispirazione nel protopunk dei primi Clash, o per citare generazioni musicali più recenti, da gente come: Libertines, Strokes e Arctic Monkeys. Centrando un filotto di pezzi riusciti: “Girl, you could’nt do much better on the beach”, “Hollywood (I goti t)”, “English Tongue” e “Coming over to my place”. “Danger In The Club” come facilmente preventivabile, si presenta come un disco crudo, semplice: così come forse il rock inglese fatica a suonare da qualche anno.

E’ un sound tipicamente britannico, non particolarmente innovativo ma dal gusto e orecchio solido: fedele alla tradizione, dai Beatles in poi. Sappiamo la facilità con la quale i giornali inglesi tendano a creare dei fenomeni da prima pagina, ma esistono anche delle sfumature critiche. Questo ne è un classico esempio: non ci troviamo di fronte dei fuoriclasse eterni, ma degli ottimi rocker e performer, che potranno crescere e ben figurare nel panorama dei festival musicali europei di mezza Europa. Li attendiamo fiduciosi con entusiasmo severo alla prossima prova.

Infine, colpisce la frase rilasciata dal bassista e cantante Chilli Jesson:

“ (…) molte band tendono a complicare il secondo album, noi sappiamo di non averlo fatto”.

Ottimo indice di maturità artistica.