Sunday Morning @Molo Cesenatico – 26.06.2015

sunday morning
In tutti questi anni d’inattività – il loro esordio “Take These Flowers To Your Sister” risale infatti al 2006 – i Sunday Morning hanno saputo, più o meno consciamente, aspettare. Uno scioglimento – avvenuto nello stesso anno dell’esordio – figlio della mancanza di stimoli, che risulta benedetto (e saggio) alla luce del percorso di crescita sottotraccia attuato dalla band durante quello che, dopo  “Instant Lovers“, possiamo tranquillamente definire come: periodo di rinnovamento.

Ieri sera, in una location marittima molto particolare – organizzata da MOLO9cinque e Sloppy Joe’s – si sono esibiti nuovamente davanti ai propri sostenitori, portando in dote il frutto di quel rinnovamento. Rocklab era presente, e questo è quello a cui abbiamo assistito.

Buona lettura.

Attitudine e visual

Per un momento, immaginate la Romagna degli eighties: il boom della riviera, mentre oltreoceano il Paisley avanza. Barche ancorate sul molo in attesa di passeggeri, luci e salsedine al tramonto. Rain Parade e Big Star ad un passo dalla spiaggia, che sia Los Angeles o Cesenatico, poco importa. Ancorati al molo, come alle proprie origini, salgono in barca: direzione empatia e forse Scozia – quella dei Teenage Funclub. Gli occhi puntati verso loro, verso il mare, mentre le orecchie sentono i passi mancanti del crescente qualunquismo italiota. Meglio pensare al denaro mancante, le emozioni aspetteranno un più solido conto in banca. Ma noi siamo li, nella bolla costruita mediante un’esibizione impeccabile: da far invidia ai più grandi epigoni di un genere oramai travisato (Indie-rock), di cui in pochissimi portano avanti compiutamente le gesta. Certamente i Sunday Morning fanno parte di questa cerchia.

Audio

Un set costruito su di una piccola imbarcazione non possiede le caratteristiche di un club di Soho, e fin qui ci siamo. Ma loro non sbagliano un colpo, attraendo, ammaliando. Diciamo la verità, ieri sera, dopo le prime note, nessuno è rimasto mentalmente in quel posto: qualcuno dice di aver sentito l’oceano, altri si sono ritrovati con in mano una manciata di sabbia Californiana.

Pubblico

Fan, amici, gente che si conosce da una vita e gente che si scopre nuovamente. Intimo dove intimo non potrebbe essere.

Momento migliore

Johnny si presenta dopo un set di brani sognanti, spalancando le porte a quelle chitarre capaci di riassumere la storia di un percorso. L’indie che vorremmo e sicuramente vorreste sentire live, suonato così, interpretato così: perché la classe quando emerge a volte lascia stupefatti.

Conclusioni

Una band che si ritrova al momento giusto, un discorso che si ricuce nella maniera migliore possibile.  Il tempo questa volta è stato davvero galantuomo, anche se, è proprio nel trascorrere delle estati che si celavano le certezze ora finalmente emerse.