Festival come il Lars Rock Fest dovrebbero esserci più spesso e magari durare persino più a lungo. La piccola rassegna di Chiusi (SI) a cavallo fra Toscana e Umbria rappresenta una preziosa opzione nell’estate dei festival del centro Italia e ha il pregio di portare in province poco battute quanto di meglio la scena alternativa internazionale e italiana possa offrire.
Lo scorso anno eravamo rimasti incantati da The Pains Of Being Pure At Heart, quest’anno la curiosità era tanta visto che nella due giorni di Chiusi si sarebbero avvicendati, tra gli altri Unknown Mortal Orchestra e The Soft Moon. Siamo riusciti a seguire solo l’ultima sera circondati da seguaci della dark wave. Un live act rispettabile, potente e oscuro, degno di grandi nomi del passato, che ci ha lasciato però un senso di continuo dejavù ad ogni passaggio. A completare il menu del festival Go!Zilla e Squadra Omega, band scelte con la consueta perizia e tanti punti di attrazione fra livepaintings, bancarelle, vinili, presentazioni di libri e punto ristoro. Insomma, il Lars Rock Fest è un’isola felice dove gustarsi dei live internazionali a ingresso gratuito e a pochi km da casa. Meritano davvero un plauso l’organizzazione e la sempre attenta e coraggiosa direzione artistica, con l’augurio che il festival possa ancora crescere e diventare una realtà solida nell’estate italiana.
