Premio Buscaglione 2016: ecco i semifinalisti!

Il Premio Buscaglione, dedicato alla figura dell’indimenticabile Fred, è ormai giunto alla sua quarta edizione. Il concorso, che si svolge a cadenza biennale, vede gareggiare alcuni degli artisti più interessanti della scena italiana, in particolar modo le realtà maggiormente rivolte ad una ricerca cantautoriale che sappia rileggere la tradizione in chiave moderna e contemporanea. In questo senso, il Primo Premio della passata edizione è stato meritatamente vinto dai toscani Etruschi From Lakota.

Ma adesso è tempo di semifinali. Non lasciatevi sfuggire l’evento che si terrà il 3 e il 4 Marzo alle Officine Corsare di Torino, dove si esibiranno i dieci artisti giunti a questa fase, contendendosi la vittoria. In palio c’è il Primo Premio, che comprende una somma di 3000 euro e l’esibizione in cinque festival partner della rassegna, il Premio della Critica, che offre invece una somma di 1500 euro e la possibilità di esibirsi dal vivo in dieci festival della suddetta specie, e ci sarà anche il Premio La Tempesta Dischi, che consentirà al vincitore di vedere un proprio brano inserito in una compilation realizzata dall’etichetta. Ultimo ma non ultimo, il Premio King Kong-Radio 1, che permetterà di presentare il proprio lavoro nella celebre trasmissione radiofonica.

Va aggiunto che tutti i partecipanti sono stati selezionati da una giuria di qualità, meno uno che è stato selezionato all’interno di una rosa di dieci fra quelli più votati dalla giuria popolare, in questo caso Lo Straniero.

La giuria di qualità è composta da:

Patrizio Anisio (Officine Corsare), Andrea Bachini (Marea Festival), Nicola Baronti (Phonarchia), Gabriele Concas (The Sweet Life Society), Michele Covolan (Study in Torino), Lorena Esposito (KeepOn), Gigi Giancursi (Linda & The Greenman), Marcello Giangualano (Radio Ohm), Lorenzo Giannetti (OUTsiders Webzine), Alberto Guidetti (Lo Stato Sociale), Ramon Moro (3quietmen), Salvatore Perri (Arff), Roberto Sburlati (Libellula), Giorgio Valletta(Radio Flash – Rumore).

Adesso però andiamo a conoscere un po’ meglio chi sono i dieci semifinalisti dell’edizione 2016, ricordando che la finale si terrà il 5 Marzo all’Hiroshima Mon Amour di Torino.

 

ALBEDO

albedo

I milanesi Albedo sono un quartetto di rock sui generis, all’attivo già da diversi anni. I componenti rispondono al nome di Raniero Federico Neri, Gabriele Sainaghi, Ruggiero Murray e Luca Padalino. Una delle loro principali peculiarità consiste nell’aver scelto, almeno finora, di comporre solo concept-album. Due su tutti: l’acclamato “Lezioni di Anatomia”, che ha anche segnato il loro ingresso nella scuderia della V4V-Records, e l’ultimo “Metropolis”, pubblicato nel 2015. La loro musica spazia dal pop al post-rock riuscendo a mantenere una forte impronta cantautoriale. Hanno diviso il palco, fra i tanti, con i Diaframma, Niccolò Fabi e Giorgio Canali.

BLINDUR
blindur

Massimo De Vita e Michelangelo Bencivenga, in arte Blindur, sono un duo napoletano formatosi nel 2014. Entrambi polistrumentisti, hanno all’attivo un EP intitolato “Casa lavica live session”. La musica del duo affonda le radici del proprio cuore a Nord dell’Europa. Un amore che ha portato alla collaborazione con l’artista irlandese Johnny Raige, e successivamente con Birgir Birgisson, noto anche come fonico e produttore dei Sigur Ros. Sul palco suonano di tutto, dal banjo fino ai sintetizzatori, e hanno già un’esperienza live che gli è valsa importanti riconoscimenti, nonché aperture per nomi illustri (Tre Allegri Ragazzi Morti, Cristiano Godano, solo per citare due esempi).

CALVINO
cal

Niccolò Lavelli è il nome che si cela dietro lo pseudonimo Calvino. L’artista mosse i suoi primi passi cantautoriali nel 2008. Dopo aver composto “Giuda”, un EP che lo pose all’attenzione del pubblico milanese senza l’attuale pseudonimo, trascorsero un paio d’anni, nella fattispecie dal 2011 al 2013, per arrivare alla nascita del nuovo progetto, con la pubblicazione dell’EP “Occhi pieni occhi vuoti”, contenente fra gli altri il brano “I Fantasmi”. A ciò ha fatto seguito un lungo e fortunato tour che l’ha visto esibirsi su palchi calcati da nomi del calibro di Giuliano Dottori o Brunori Sas. “Gli Elefanti” è il titolo del suo primo full-lenght, uscito nel 2015.

DAGOMAGO
dago

Sono in quattro e risiedono in quel di Torino. Se volete sapere come si chiamano, allora forse è il caso di chiederlo a Luca e Matteo Buranello, Andrea Pizzato e Mattia Gabrielli. Ovvero i Dagomago. Sulla loro pagina Facebook si definiscono Indie-Pop e Tropical-Punk. Un mix che, per loro stessa ammissione, unisce il sapore dell’indie al fascino vacanziero dei Caraibi. “Evviva la deriva”, il loro primo album uscito nel 2014, è stato disco della settimana su La Repubblica. Hanno ottenuto alcuni importanti riconoscimenti, fra cui anche l’Arezzo Wave Best Band 2015.

FIORINO
fiorino

Matteo Fiorino, classe 1980, intraprende la sua avventura cantautoriale nel 2011, con l’EP autoprodotto “L’esca per le acciughe”. Il suo primo album “Il masochismo provoca dipendenza” è invece del 2015. Il disco gli frutta una candidatura alla Targa Tenco nella sezione “Opera Prima”. Nel suo passato possiamo trovare studi di chitarra jazz, la fondazione di un gruppo dedito alla bossa-nova (Amaro Quartetto), e un progetto di folk-cabaret (La Mora Romagnola), ma anche un’esperienza da marinaio e cuoco sugli yacht. A sua detta, scrive canzoni per ricordarsi di dimenticare.

GIORGIENESS
gio

Il progetto Giorgieness nasce nel 2011 dal sodalizio della cantante e chitarrista Giorgia D’Eraclea e del batterista Andrea De Poi. “Noianess”, l’extended-play d’esordio, risale al 2013, e mostra delle forti influenze grunge e alternative-rock, come si può notare del resto nel brano “Brividi/Lividi”. La band ha diviso il palco con nomi altisonanti, come ad esempio Morgan, Il Pan Del Diavolo, e Fast Animals & Slow Kids. Ad ogni modo, il nuovo singolo “Non ballerò”, si apre ad una nuova dimensione più intima.

LA MUNICIPàL
municipal

 

Carmine Tundo, ad appena 28 anni, sembra aver già vissuto dieci vite. Prima l’adolescenza ska-punk nei Cruska, poi il progetto solista Romeus, che l’ha portato a collaborare con Corrado Rustici e Caterina Caselli, arrivando a registrare un album in California con David Frazer. Ha partecipato a Sanremo Giovani nel 2010. Ha vinto la XXII edizione di Musicultura. Ha scritto colonne sonore, fondato un gruppo noise-rock nel 2013 (Nu-shu), e uno post-rock nel 2014 (Uriel). La Municipàl è finora il suo progetto più ironico e romantico, votato ad una certa idea di pop d’autore, progetto a cui partecipa, anche in veste di autrice, sua sorella Isabella.

LE MURA
mura

Le Mura cominciano ad ergersi a Roma nella Primavera del 2008. Il trio, formato da Andrea Imperi Purpura (basso elettrico e voce), Gabriele Proietti (chitarre) e Bruno Mirabella (batteria) ha piantato le proprie fondamenta nel rock e nella psichedelia. La prima demo casalinga, risalente agli albori del gruppo, era solo l’antipasto per i lavori successivi, e ci riferiamo all’EP “Adoro perdere tempo”, uscito nell’ottobre del 2013, e al successivo “AH AH”. Il morboso e sensuale video di “Supercherry” è del 2015, mentre la loro prima canzone in inglese, “Sex is Law” sarà presente nella colonna sonora del film di prossima uscita “Il Ministro”, con Gianmarco Tognazzi e Fortunato Cerlino.

LO STRANIERO
straniero

Giovanni Facelli (voce, tastiera, programmazione), Federica Addari (voce, synth, piano), Valentina Francini (basso elettrico), Luca Francia (synth, piano, programmazione, drum machine), e Francesco Seitone (chitarre) sono i componenti della band Lo Straniero. Piemontesi d’origine, e tutti ancora ventenni, hanno già stregato Mtv New Generation con la loro “Speed al mattino”, e col relativo videoclip. La loro musica ha influenze che spaziano dal post-punk alla new-wave fino al cantautorato nostrano. Non a caso portano il nome di un romanzo breve di Albert Camus che ispirò “Killing an arab” dei The Cure.

SEO
seo

Nasce a Potenza nel 1993. Fin da piccolo rimane affascinato dalla cultura hip-hop. Il primo extended-play, intitolato “Vuoti a rendere” , risale al 2011. Fondamentale in questo caso l’apporto di J-One (L.S.D), che ha curato il disco sotto molteplici aspetti. Nell’arco della sua carriera SEO ha collaborato con artisti del calibro di Kanaglia, Bandana e DJ Devasto. Dopo gli ottimi riscontri ricevuti dal primo lavoro, è arrivato il turno di “Psicanalisi del vuoto”, che è stato invece curato sotto ogni aspetto dallo stesso SEO, dalla registrazione fino al mastering.