Algiers @ Hana-Bi, Marina di Ravenna 29-08-2016

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Attitudine e visual

Minimali in tutto, a parte nella musica che ci hanno fatto sentire. Gli Algiers sono stati sul palco dell’Hana-Bi di Marina di Ravenna il tempo necessario per ricordarci che il futuro non è scritto e all’improvviso può saltare fuori un gruppo come questo; e che una voce profondamente nera come quella di Franklin James Fisher, dalle radici ataviche, può violentarti le orecchie senza chiedere il permesso, muovendosi tra sfumature Soul, urla selvagge e cori sostenuti da batteria e sintetizzatori. Un’eleganza viscerale.

Audio
Dominano su tutto voce e batteria: scompaiono le coordinate spazio temporali, il vortice si muove dall’alto in basso e viceversa, continuamente. Senza tregua. Si chiama Blues. E chi se lo ricordava così tenebroso? I veri bluesman ti arrivano allo stomaco diretti e senza avvisarti. Ma questo è e questo è sempre stato. Può essere contaminato, certo: ma abbiamo capito che per quanto siano lecite, e forse necessarie, tutte le derive e le derivazioni musicali, non dobbiamo dimenticare che cosa viene prima.

Pubblico
L’attesa di chi era curioso, l’attesa di chi li conosceva già e fortunatamente si trovava a breve distanza per questa prima assoluta in Italia del gruppo di Atlanta (Georgia), non sono state vane. Tutti rapiti, quasi immobili: tra le prime file una ragazza ferma, in trance, occhi chiusi. Qualche parola di ringraziamento è arrivata dal palco, molte benedizioni sono scese su chi si è fatto trascinare.

Locura
La folle sintonia tra Matt Tong (già batterista dei Bloc Party) – capelli lunghi, lineamenti asiatici, canottiera, stretching alla batteria – e il giovane ragazzo nero, vocalist degli Algiers, ex impiegato di banca, giacca e pantaloni scuri, che canta testi impegnati, che onora un rituale vocale con qualche passo di danza sul posto e fremiti appena accennati.

Momento migliore
Il sangue che ci hanno regalato con ogni singolo brano del loro disco. La grazia con cui Franklin James Fisher si è seduto al piano nel finale.

Conclusioni
Un live degli Algiers ti rimette al mondo, passando per l’aldilà.