Bon Iver @ Ferrara sotto le stelle – 19 Luglio 2012

Attitudine e Visual: Per la rassegna di Ferrara Sotto le Stelle 2012, spostata quest’anno a causa del terremoto dalla cornice di Piazza Castello a quella del Motovelodromo, vediamo esibirsi nel caldo afoso della città il cantautore del Winsconsin Justin Vernon ed il suo progetto Bon Iver. Un artista che ha saputo reinventare sin nel profondo il concetto di folk statunitense, trascendendo dai clichè del genere, meritandosi giustamente due Grammy Awards. Già dal primo brano il colpo d’occhio verso il palco è notevole: dall’alto del palco scendono più file di tendaggi di juta stracciati che rievocano una ambientazione rurale. Delle immagini vegono proiettate su questi teli, e sembra quasi che queste caschino addosso alla band, che si trova in basso, contorniata da una miriade di luci che sembrano quasi dei ceri votivi. Al centro c’è Justin, che imbraccia per tutto il concerto la sua chitarra acustica, ed in maniera composta ci guida nei paesaggi sonori che danno i titoli alle canzoni dei suoi album.

Audio: Rimarrete sorpresi, forse anche esterrefatti. Se avete amato l’abum omonimo, non potrete fare a meno di notare come tutte le stratificazioni sonore che si trovano sul disco siano fedelmente riproposte sul palco e TUTTE dal vivo, comprese le ormai famose voci che sono diventate il marchio di fabbrica di Justin Vernon. Certo, presentarsi con una band di otto elementi dal vivo aiuta, ma è pur vero che la fedeltà con cui questo album viene suonato live è sconvolgente, e lo rende ancora più bello. Il talento di tutti i musicisti è tangibile ed è un piacere poter assistere ad un concerto del genere, con qualità da hi-fi.

Setlist: Bon Iver viene suonato nella sua completezza, tutte e dieci le tracce che lo compongono. Anche il lavoro precedente, For Emma, Forever Ago è quasi tutto utilizzato: contando che la somma dei brani dei due album è di diciannove canzoni, la setlist del concerto ne conta ben diciassette.

Momento Migliore: Dopo essere rimasto affascinato dalle luci, dai visual, dalla scenografia, dai suoni, dalla bravura della band, dalla bellezza delle canzoni, il momento migliore è stato poter chiudere gli occhi e concentrarsi solo sulla musica.

Pubblico: Decisamente settorializzato, ad alto tasso di hipsteria. In giro non si vedevano altro che trentenni con la barba, maglie con il collo a V, pantaloncini (molto) corti, occhiali dalla montatura spessa, borse di tela ed espadrillas. Presenti anche tantissime coppie di fidanzati pomicioni, complici la musica ed il cielo stellato. Non so se è possibile contare come pubblico anche le flotte di zanzare grosse come tacchini, ma di quelle il motovelodromo ne era pieno.

Locura: Assente, ma va bene così: avrebbe rovinato la magia del momento.

Conclusioni: Andate a vederlo adesso, è questo il tour giusto, prima che se ne esca con un nuovo album che magari non vi piace. Non so se nel futuro potrà eguagliare uno show del genere: visto così sembra al top della propria carriera e faccio fatica a pensare che possa ancora migliorare (visto i picchi di bellezza che sta già toccando). Per chi non c’era o per chi volesse fare il bis, l’appuntamento è il 30 ottobre 2012 a Milano.