10 cd nel lettore di… Enrico Trentin

abccaa4a31e67915eb4aef0699575afe-bpfullEnrico Trentin (per gli amici “NestoRe”) è un fan degli Elii non da poco. Comincia a collaborare con la band già nel 2002 realizzando rassegne stampa per il Fave Club continuando con la newsletter ufficiale, interviste inedite per il sito ufficiale. Ma NestoRe è anche e soprattutto un fumettista (fa parte del collettivo BreganzeComics e dello staff del mensile “Prezzemolo”, per il quale realizza soggetti, sceneggiature e disegni di numerose storie). Ultimamente ha pubblicato  “Gli Erculoidi – Storia e Gloria di un Manipolo di Stanchi Eroi”, ma soprattutto i due volumi “NestoRe” e “Chi ha Ucciso NestoRe?” dedicati al suo alter-ego a fumetti NestoRe (editi da Agorà Factory), con il quale ha battibeccato per oltre 1000 strip (l’ultima disegnata dagli EelST al completo) e che a tutt’oggi è in corso di pubblicazione sul  blog www.shockdom.com/webcomics/nestore.

Lo abbiamo raggiunto non per un dieci cd classico, Enrico ha voluto raccogliere quelle che lui stesso ha chiamato “Dieci canzoni di Elio e le Storie Tese per me (non) posson bastare…” (con molti dubbi e perplessità, che se riscrivo il pezzo rischio di sceglierne altre dieci diverse)

Rock and Roll (da “Craccracriccrecr”)
Quando fu pubblicata, nel 1999, venne decisamente sottovalutata (come tutto l’album, in fondo). Oggi, dopo la versione orchestrale inclusa a sorpresa in “Gattini”, negli spettacoli dal vivo è semplicemente uno dei brani di maggiore impatto: colpa di Mangoni nei panni del Re del Rock e degli assoli del bravo batterista Christian Meyer, ma anche degli acuti del polletto in plastica che nel tour dell’estate 2012 la fece da padrone…

Psichedelia (da “Tutti gli Uomini del Deficiente”)
L’impronta tanichea c’è, e si sente: soprattutto nel testo, che inneggia a raptus, cactus, sinapsi, pepsi e stipsi, chimiche emozioni e mancate erezioni. Roba psichedelica, insomma. Una canzone misconosciuta ma eccelsa, impreziosita dal cameo dell’allora unico vero ex-hippy nel panorama musicale italico, Lucio Dalla, e purtroppo finita in un album sfortunato, non compreso dal pubblico. L’unico suo difetto? Essere stata la sigla di testa del film della Gialappa’s Band “Tutti gli Uomini del Deficiente”.

Disco Medley (dal cd brulè “Supermassiccio”)
Quattro fra i migliori pezzi danzerecci della discografia eliatica – e son pezzi da novanta: Pipppero, Born To Be Abramo, La Chanson e Disco Music – miscelati con maestria in un unico medley che dal vivo vedeva l’Architetto Mangoni cambiare d’abito quattro volte e passare da spia bulgara a Zorro, da Garçon Ancienne a lap dancer nell’arco di pochi minuti. Una gioia per gli occhi (e le orecchie).

Cara ti Amo (da “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu”)
Sarà perché è stato il pezzo che me li ha fatti conoscere, sarà perché analizza nel dettaglio (e anche oltre) i risvolti psicologici nei rapporti fra giovani uomini (interpretati da Rocco Tanica) e giovani donne (a cui dà voce Elio), sarà perché ti amo, sarà perché l’Unesco dovrebbe includerla nei beni da tutelare …ma dire di conoscere gli Elio e le Storie Tese senza aver mai ascoltato almeno una volta “Cara ti Amo” equivale a dire una bestialità.

Cateto (da “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu”)
La tragica storia d’amore fra una donna di Erba (CO) che invece di sudore secerne merda e di un uomo di Chicago (pronuncia: Ci-cago) che invece dei peli ha dell’erba: uno schianto in volo li unisce, uno schianto sugli scogli li ammazza, ma il loro sacrificio non è vano. “Cacca più amore operano più miracoli di quanto non si creda”, recita il testo, ed infatti è grazie a loro se dei bifolchi scoprono che la terra (se concimata) può essere amica. Come non amare questa canzone?

Tutti gli altri brani di “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu”
Scusate, non ce l’ho fatta. Escludere perle come John Holmes, Nubi di Ieri sul Nostro Domani Odierno, Cassonetto Differenziato per il Frutto del Peccato o Silos mi avrebbe costretto all’autoflagellazione per svariate decine di minuti. È un album che avrò sentito centinaia di volte, eppure ogni qualvolta il filippino Tremoto sorride e mormora “Sì sì, finito” l’impulso a ri-schiacciare il tasto play per ricominciare tutto da capo è irrefrenabile. Clic.

Italyan, Rum Casusu Çikti
Ok, anche qui un album intero e non un brano, però ditemi voi: come si fa a scegliere – per dire – fra Servi della Gleba (imprescindibile analisi delle estreme conseguenze di una malata sudditanza amorosa), Essere Donna Oggi (un concentrato di essereità, di femminilità e di odiernità) e Supergiovane (l’inno dei protettori in guerra perenne contro il governo e i matusa)? …e tutti gli altri?

Ti Amo (da “Peerla”)
Attenzione: non Cara ti Amo bensì Ti Amo, ossia quel pezzo gezz (testo inventato su base fissa) con cui Elio al concertone del Primo Maggio 1991 è riuscito a conquistare una censura in diretta, ma anche (nel 1998) anticipare lo scandalo Calciopoli inneggiando “Ti Amo campionato”, oppure ancora improvvisare 1001 modi per dire alla donna del proprio cuore “Ti Amo” per dodici ore consecutive, come fece al teatro dell’Elfo di Milano nel 1990. La riprova della genialità del sopraccigliuto cantante e del suo affiatamento con le Storie Tese.

Complesso del Primo Maggio (da “L’Album Biango”)
Una istantanea sul concertone capitolino che sulla scia del successo conquistato con la “Canzone Mononota” ha riportato la band ai vertici del gradimento del pubblico (e “l’Album Biango” al primo posto della classifica FIMI). Semplicemente perfetta, soprattutto se ascoltata consecutivamente all’intro finardiana “A Piazza San Giovanni”.

Alfieri (da “Del Meglio del Nostro Meglio vol.1”)
Quattro note alla cazzo, un testo un po’ così, ma ancor oggi quando Tanica ne accenna la melodia (che ricorda fin troppo il canto liturgico “Il Tuo Popolo in Cammino”) il pubblico esulta perché sa che i quattro “Alfieri del bel canto” si apprestano ad intonare ancora una volta il manifesto di intenzioni del Complessino. Una canzoncina accattivante ed autobiografica che si presta benissimo per conoscere uno ad uno i membri della band e per questo, quando nel mio libro ho dovuto introdurre le Storie Tese, ho pensato di crearne una vera e propria trasposizione a fumetti: se vede dunque qualcuno che legge Storie Tese Illustrate canticchiando, non prendetelo per pazzo…