RY X • JOSH T.PEARSON • MARCO PASSARANI TESS PARKS • JOAN THIELE
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21-24 luglio 2016 – Vasto (CH) – Siren festival
In vendita gli abbonamenti e i biglietti per le singole giornate di venerdì e sabato.
VENERDI 22 LUGLIO – EDITORS, CALCUTTA, NOSAJ THING, ADAM GREEN, MARCO PASSARANI, A.R. KANE, TESS PARKS
SABATO 23 LUGLIO – THE NOTWIST, I CANI, THURSTON MOORE GROUP, POWELL(live), GOLD PANDA, RY X, JOAN THIELE,
DOMENICA 24 LUGLIO – JOSH T. PEARSON (Chiesa di San Giuseppe – ingresso gratuito fino ad esaurimento posti con precedenza per possessori di abbonamento)
RY X:
Il giovane cantautore australiano, già attivo in altri progetti, arriva al SIREN per presentare l’album di debutto come RY X Dawn pubblicato in Italia da due settimane su Infectious e [PIAS] Cooperative.
Ry è stato un attivissimo surfista per anni e come alcuni sanno nel 2010 sotto il nome di Ray Cuming aveva pubblicato un album, un brutto album che non lo rappresentava minimamente. Dopo quell’esperienza Ry decide di lasciare il music business ma dopo un periodo di tempo speso a surfare e a girare il mondo il giovane australiano ricomincia pian piano a fare musica, portando avanti diverse collaborazioni e progetti e ritrovando, lontano dall’industria discografica, il piacere di suonare e comporre. Arriva così nel 2013 l’Ep Berlin, essenziale e diretto e che ottiene un incredibile e inaspettato successo radiofonico. Ry passa tutto il 2015 a lavorare duramente sulla musica e registra più di 40 canzoni prima di trovare i brani giusti per Dawn. Il tema centrale di questo nuovo lavoro è l’isolamento, la voglia di riconnettersi con la parte più profonda e pura di se stessi.
Una chitarra acustica, arrangiamenti minimali, testi scarni ma densi e una emotività diretta e spontanea e potente sono le caratteristiche di Dawn. Ascoltando l’album si ha davvero la sensazione di essere in una stanza con Ry che suona la chitarra. Ci sono voluti anni, album venuti male e tanti momenti di frustrazione e fallimento per arrivare finalmente ad ottenere quel suono che da sempre Ry ha ricercato. Ma ce l’ha fatta e Dawn rappresenta un traguardo e un nuovo punto d’inizio di una carriera che siamo certi sarà lucente.
“I’m just being honest. I want to bare my heart and get naked for people…” RY X
JOSH T. PEARSON
“America’s lost genius returns” MOJO ★★★★
“stone cold masterpiece…” UNCUT ★★★★★
Dopo la breve, ma intensa, carriera dei Lift To Experience (il loro unico album The Texas Jerusalem Crossroads fu acclamatissimo dalla stampa) Josh T Pearson ha vissuto i successivi dieci anni lontano dai riflettori. Nel 2011 il grandioso ritorno su etichetta MUTE con il suo debutto solista. The Last Of The Country Gentlemen, registrato nell’arco di due anni in uno studio amatoriale di Berlino, è un disco di un’intimità estrema: la voce sofferta di Josh, la sua chitarra graffiante e occasionalmente un tocco gelido di violino e di pianoforte malinconico sono gli strumenti per raccontare il dolore profondo di un uomo che ha perso la fede in dio e nell’amore.
Nativo del Texas, Josh T. Pearson inizia la sua carriera nel 1996 con I LIFT TO EXPERIENCE, band che durerà il tempo di un abum (“The Texas-Jerusalem Crossroads”, 2001), destinato però a diventare un disco di culto per gli anni a venire. Il lavoro si muove sulle direttive rock-noise ed è letteralmente imbevuto di contenuti sacri ispirati alla Bibbia. L’esibizione dei Lift To Experience al prestigioso festival South By Southwest di Austin impressiona Robin Guthrie della Bella Union, che mette immediatamente sotto contratto la band. Pearson scopre successo e notorietà, ma non è pronto ad affrontarli: troppo puro e integralista per accettare di lasciarsi strumentalizzare come merce, di vedere le sue parole di fede storpiate per scalare le classifiche indie. Così fa perdere le sue tracce, passa un po’ di tempo a fare l’inserviente in una chiesa sperduta nel cuore del Texas e infine si trasferisce a Parigi.
Ma è a Berlino, nel 2010, che finalmente rompe il silenzio e registra il suo primo disco solista, “Last of the Country Gentlemen” che riscuote un grande successo e lo rilancia sulla scena internazionale.
MARCO PASSARANI
Marco Passarani è una delle figure storiche del panorama dance elettronico italiano dai primi anni 90 ad oggi.
Distribuzione, produzione e performance hanno costellato la sua carriera portandolo a suonare in cinque continenti nei locali e festival più importanti.
Da qualche anno impegnato in uno dei progetti più di successo della scena disco & house, Marco ci regala una rara apparizione in solitaria per farci ascoltare in anteprima alcuni dei suoi nuovi lavori che vedranno la luce dopo l’estate. Che si tratti di musica tigrata, o di beat numerici, lo scoprirete nel dancefloor.
TESS PARKS
La cantautrice di origini canadesi, scoperta dal mitico fondatore della Creation Records Alan McGee, arriva al SIREN per presentare l’ultimo bellissimo album I Declare Nothing.
Nativa di Toronto, Tess Parks si è trasferita a Londra a 17 anni dove ha studiato fotografia prima di lasciare gli studi per dedicarsi alla musica completamente. Tess è stata scoperta dal leggendario Alan McGee, fondatore della celebre Creation records e scopritore di band come gli Oasis, che pubblica l’album di debutto di Tess Blood Hot nel novembre 2013 sulla sua nuova etichetta, la 359 Music ottenendo il plauso della critica. Un giornalista la descrive come una “Patti Smith on Quaaludes”. A febbraio del 2014 la cantautrice comincia a registrare a Berlino il nuovo album con l’aiuto di Anton Newcombe, frontman dei Brian Jonestown Massacre. Nasce così ‘I Declare Nothing’ che vede la luce a giugno 2015 e ottiene recensioni entusiastiche, e viene inserito da numerose pubblicazioni come uno degli album migliori dell’anno!
JOAN THIELE
Joan si è fatta conoscere dal pubblico italiano grazie alla cover di Drake “Hotline Bling”, entrata nella viral chart di spotify. Per Universal Music ha pubblicato a gennaio di quest’anno il suo primo singolo inedito “Save me”. A marzo, durante la sua permanenza in America, ha presentato alcuni brani dal vivo al South by Southwest (SXSW), il noto festival americano dedicato alla musica, al cinema e all’innovazione che si tiene ogni anno ad Austin. La scorsa settimana è uscito il nuovo singolo “Taxi Driver”. Il brano, prodotto da Andre Lindal e Anthony Preston (già produttori di importanti artisti americani tra cui Will i am e Gwen Stefani), sarà contenuto nell’ep di debutto di prossima pubblicazione.
Joan è stata inoltre recentemente nominata agli MTV Awards 2016 nella categoria BEST NEW ARTIST
Joan Thiele è una giovane cantante emergente di talento, bellezza ed origini a dir poco affascinanti. E’ nata nel 1991 in Italia da madre italiana e papà svizzero-colombiano, ma ha trascorso l’infanzia a Cartagena, tra i Caraibi e le coltivazioni di caffè. Finito il liceo, decide di trasferirsi in Inghilterra per fare musica. Fin dall’infanzia ha trascorso una vita nomade che le ha regalato un gusto musicale internazionale, un connubio creativo con sfumature stilistiche che non possono lasciare indifferenti. Grande personalità artistica, a partire dalla scelta di cantare in inglese (“Ho sempre vissuto in ambienti dove il bilinguismo e il trilinguismo erano scontati, per me l’inglese è un ambiente molto naturale”) e un percorso artistico iniziato sin da piccola coi Led Zeppelin (“Me li faceva sentire la mia baby sitter”), proseguito con Crosby, Stills, Nash & Young, ma arricchitosi da un certo momento in poi di suggestioni contemporanee (“Molto reggae prima di tutto, ma non certo solo Bob Marley, bensì tutte le declinazioni più vicine al dub”).
BIGLIETTI E ABBONAMENTI
40 euro + d.p. venerdì – 40 euro + d.p. sabato
60 euro+d.p abbonamento venerdì e sabato
Prevendite disponibili
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