Verdena @ Acieloaperto, Cesena 8 Settembre 2016

Verdena

Attitudine e visual

Salgono sul palco accelerando immediatamente per raggiungere la vetta di un concerto che asfalterà gli amanti di Endkadenz Vol.1 e Vol.2, ma anche chi di loro sapeva poco. Tra luci bianche, verdi e blu spuntano le sagome dei tre ragazzi che su quel palco così grande, in questo posto così grande, in mezzo ai rumori, stanno lanciando una macchina ai mille all’ora.

Audio

Qualche problema di audio, sì. Ce ne siamo accorti? Forse sì – nessuna pausa, solo qualche secondo per aggiustare qualcosa a terra – ma non importa. Non vale per tutti questa regola, ma con i Verdena la regola vale. Sono abbastanza saggi da decidere, a questo punto, di aumentare il volume, di aumentare gli urli, di non lasciare nessuno spazio vuoto tra un brano e l’altro, di scegliere i brani che ti scorticano, di non essere troppo morbidi.

Pubblico

Un pubblico variegato ma definito. I Verdena sono il gruppo più adatto per entrare nei meandri del concetto di “fan”, che di per sé rappresenta un concetto vintage in fin dei conti. La faccenda si complica enormemente analizzando lo scontro generazionale in atto fra gli ascoltatori. Perché i fan dei “primi” Verdena non sopportano questi Verdena qui, o comunque provano quel senso di dissociazione interiore che si esprime con un: “sì bravi, però…”. I non-fan della band non capiscono le parole delle canzoni, non si rendono conto del discorso d’insieme: diciamo che tornano a casa un po’ spettinati. Per i fan di oggi i Verdena sono intoccabili.

Locura

Alberto intona “Tanca” all’improvviso, mentre sistema l’asta del microfono per farci sapere che: “l’autore della canzone è qui”.

Momento migliore

Sale sul palco Jacopo Incani, Iosonouncane. Tra i quattro brani scelti per lo split Verdena/Iosonouncane decidono di duettare con “Diluvio“: Alberto e la sua maglietta al piano, Jacopo con la felpa al microfono, parole scandite, note leggere. Un respiro.

Conclusioni

Non la fanno “Valvonauta”? no, non la fanno. Poi…perché dovrebbero? Certo potrebbero, ma è il tour di Endkadenz. E non solo per questo, immagino io. Mi immagino che i valvonauti viaggino, oggi, su altri binari. Non certo quelli dei tempi in cui Valvonauta valeva, per noi, il piacere di un motivetto Rock fatto bene, esattamente al pari di “Acido Acida” dei Prozac + in una scena indie italiana dominata da altri. E per fortuna hanno scelto altri binari, per diventare i Verdena.