Torna in Italia il duo anglo-americano formato da Alison Mosshart e Jamie Hince con il tour di Ash and Ice, disco uscito nel giugno di quest’anno, a 5 anni di distanza dal tour che accompagnò l’uscita di Blood Pressure nel 2011. Il Fabrique di Milano, arena oramai confermatissima per la scena musicale alternativa internazionale, è teatro di una performance energica, forte e totalmente coinvolgente.
Attitudine e visual
Alison Mosshart espone agli occhi di tutti ogni demone che si trascina dietro. Gira in tondo, scalcia, quasi si strappa i capelli. La sua aura di sensualità misto erotismo occupa tutto il palco; un’intensità che quasi oscura la presenza scenica del buon Jamie Hince, a cui non sembra sufficiente il graffio della sua chitarra per prendersi il pubblico. Anzi, sarà spesso il pubblico a gridare il suo nome. Alison cerca con i suoi occhi ciascuno dei presenti, singolarmente, spettatore per spettatore, con gli occhi di chi è capace di prenderti in ostaggio l’anima.
Audio
La voce della Mosshart risulta spesso sovrastata dal volume di chitarra e batteria, a cui sopperisce con la sua presenza scenica. Piccola sbavatura su “Tape Song” per un’incomprensione con il batterista: peccato abbia rovinato un momento revival molto intenso.
Locura/Momento migliore
L’unico momento in cui Jamie Hince riesce a rubare il palco è sicuramente quello più acuto. Con Allison raccolta su se stessa sul pavimento del palcoscenico, quasi sul punto di perdere la vita accanto ad un altoparlante, Jamie scatena la sua chitarra e la utilizza contro di lei come una mitragliatrice: risvegliando lo spirito della nostra – che tornerà più potente e dannato di prima.
Conclusioni
Un apice artistico, quello della band statunitense, che vive all’interno di dischi oramai passati; non un caso che il pubblico fosse molto più trascinato dai pezzi di Midnight Boom (2008) che da quelli di Ash and Ice. A colmare questa forbice si pone la forza trainante di Allison Mosshart: è la sua forte personalità a rendere questo live all’altezza di quelli passati e a creare un saldo e diretto filo emozionale con il pubblico.
Scaletta
Heart of a Dog
U.R.A. Fever
Kissy Kissy
Hard Habit to Break
Impossible Tracks
Black Balloon
Doing It to Death
Baby Says
Dead Road 7
Tape Song
Echo Home
Whirling Eye
Pots and Pans
Monkey 23
Encore:
That Love
Siberian Nights
Let It Drop
Love Is a Deserter
No Wow
FOTO: Moira Carola
TESTO: Michele Di Martino