Giugno 2012: La Falce nel Pugno

Per trasformare i vostri auricolari nei più potenti amuleti…

DISPARI [?]:  Nuovo lavoro, aspro e tagliente come al solito, per quella che è ritenuta la migliore live band inglese degli ultimi decenni. E’ per voi questo il mese di “The Plot Against Common Sense” (2012) dei Future Of The Left. Il leader Andrew “Falco” Falkous non ha perso la sua stizza per come la rete affronta e recepisce gli album della band. Si è infatti scagliato contro la recensione del nuovo lavoro da parte del celebre sito Pitchfork (uno striminzito 6, piuttosto stretto, ndr), così come già in passato si era scagliato con una lunga lettera sul Guardian contro il download illegale e la pretesa dei suoi praticanti di sentirsi contro il Sistema. Può sembrare un inutile e presuntuoso piagnisteo, ma alcune volte ci sta. Per la precisione questo Giugno non abbiate remore di alcun tipo a reagire a critiche o svalorizzazioni che ritenete ingiuste del vostro lavoro e del vostro impegno.

BARBA [?]: Altra ristampa preziosa in uscita in questi giorni è quella che riguarda l’esordio solista di Stan Ridgway, fuori dai Wall Of Voodoo, con The Big Heat (1986), disco ispirato al film omonimo, Il Grande Caldo di Fritz Lang del 1953 e impregnato delle sue atmosfere noir espressioniste aggiornate al sound degli 80ies. Il film all’epoca fu riconosciuto subito come un capolavoro ma sconvolse anche per la sua violenza. In particolare rimane celebre la scena in cui un perfido Lee Marvin in un momento di collera, sfigura il volto angelico di Gloria Graham gettandole in faccia del caffè bollente. Lungi da ogni buon Barba che si rispetti far male a qualcuno, ma questo mese sarete particolarmente nervosi e rischiate di rovinare irreparabilmente qualcosa di bello. Oltre all’ascolto di Stan Ridgway, ovviamente consigliamo: alla larga dal caffè.

OCCHICHIUSI [?]:  Progetto particolarissimo e nondimeno fatto quasi apposta per voi. A patto che gli occhi non li teniate chiusi ma bene aperti verso il cielo stellato. Perché Planetario (2012) dei DeProducers è pensato da una banda di affermati ed esperti artisti-produttori italiani (Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Max Casacci e Gianni Maroccolo) insieme all’astrofisico e frontman sui generis, Fabio Peri, per dare lettura musicale dell’osservazione delle stelle e di porzioni di universo. Proprio in questi giorni (5 Giugno) potreste esservi imbattuti in un evento ed una esperienza eccezionale, ovvero l’ultimo transito del secolo di Venere davanti al Sole (prossima sarà nel 2117!). Ora, non vogliamo avventurarci a mischiare oroscopo e Orodiscopo, ma Venere è Venere e la designazione di questo disco ci è sufficiente per prevedere per voi Occhichiusi, un periodo positivo, di gioie inaspettate e Amore a gonfie vele.

TRUCE [?]: Questa sassata di disco, R.A.P. Music (2012) di Killer Mike, rischia di rimanere una pietra miliare dell’ hip hop moderno. Frutto di una collaborazione attesa al varco tra le malìe del rapper della crew Outkast e le vertigini produttive hardcore di El-P. Ne è uscita fuori una bomba. L’unione tra hipster rap e gangsta rap, o, se vogliamo allargarci, tra intellettuale e proletario, che non crea contraddizione, ma comunica potenza a tutto spiano. Sintetizzabile nella linea del brano “Big Beast” che campeggia sulla copertina del disco come una dichiarazione netta: “readers of the books / leaders of the crooks”, lettori di libri: leader dei briganti. Per Giugno, troverete le risposte che cercate nel libro che sceglierete di leggere.

AVATAR [?]:  Piccola chicca scovata per voi dall’iPod di Cristallo, questo affascinante viaggio chiamato Possible Sounds Of Mobius (2012), degli spagnoli Sistema. Affascinante ma anche necessario per omaggiare la figura del grande disegnatore e visionario francese Jean Giraud Moebius recentemente scomparso e ai suoi mondi di fantascienza mistica. Nel 2007 in una intervista italiana, alla domanda su che consigli darebbe ai giovani artisti, Giraud risponde: “Di scegliersi bene i propri genitori!”, raccontando di come grazie al divorzio dei suoi, senza un padre tra i piedi che gli avrebbe impedito di disegnare fumetti per vivere, ha potuto realizzare il suo sogno. Prevedo per voi, questo mese, qualche piccolo screzio familiare, con i genitori o con qualcosa di cui li incolpate. Beh, vi consigliamo di fare piuttosto l’esercizio di ricordarvi del perché li avete scelti.

ROBINSON [?]: Per celebrare il ritorno di Bobby Womack a giorni con il nuovo The Bravest Man Of The Universe, l’Orodiscopo sceglie di fare un passo indietro di 20 anni, nella maestosa carriera di una delle voci più belle della black music. Nel 1972 usciva infatti Understanding, forse il suo capolavoro, figlio di una sintesi perfetta tra soul music e il sound funky alla Sly, che registrava nello studio accanto. Nonché disco che intreccia dei legami infausti con il nuovo lavoro. La copertina di Understanding raffigura Womack con il figlio Vincent che anni dopo nel 1986 a 21 anni si suiciderà. La canzone Harry Hippie era una spassosa descrizione del fratello Harry, che sarebbe poi morto 2 anni dopo, ucciso dalla propria ragazza per gelosia. Allo stesso modo quest’ultima fatica sembrava dover essere fatale a lui stesso: nel 2012 inizia la sua lotta contro il cancro, conclusasi pochi giorni fa con l’asportazione chirurgica del tumore. Il cerchio nero che cingeva questi due album è spezzato. Così anche per voi, risolvere in modo drastico qualche problema di salute accorsovi da inizio anno (non così grave, comunque), sovvertirà una nuvola nefasta che vi si avvicina, in un Giugno splendente.

NICHILISTA [?]:  Tornano dopo … anni gli eroi del post-punk capitanati da John Lyndon … ovvero This Is PIL (2012). E pensare che, solo fino al 2008 chi gli chiedeva riguardo alla possibile reunion dei PiL se la poteva vedere brutta. Così andò a Kele Okereke, voce dei Bloc Party, che lo incrociava nel backstage di un festival a Barcellona ponendogli la fatidica domanda. “Il tuo problema è che ti comporti da negro”, la risposta del fu-Johnny Rotten, che dimostrandosi ancora bello marcio accennò anche ad una rissa. Non crediamo alle motivazioni razziste, semplicemente crediamo che Lydon avesse voglia d’attaccar briga e l’argomento forse lo pungeva sul vivo (i PiL si riformano l’anno dopo). Kele comunque sentenziò: “John Lydon è il diavolo!”. Questo mese riconsidererete delle faccende che solo poco tempo fa vi facevano saltare i nervi solo a pensarci. Vi ritroverete a sfoggiare, nel vostro repentino cambio d’idea, una nonchalance altrettanto diabolica.

GIACCA [?]:  Chi invece pare non si riunirà affatto è il duo Simon & Garfunkl. Occasione è la ristampa deluxe di uno dei dischi Giacca per eccellenza: Graceland (1986) di Paul Simon, ma nelle interviste per promuovere la nuova edizione Paul è molto chiaro: non tornerà mai più a far musica con l’amico Art, non vuole più guardare indietro. Intanto il buon Garfunkl prosegue ad aggiornare il proprio sito con tutti i libri letti e che legge, dal 1968, tra cui il suo libro preferito Le Confessioni di Rousseau che lesse nel Giugno del ’68.  Forse oggi Art rilegge da quelle pagine, che da cui vi consigliamo di trarre spinto per il vostro Giugno: “La mia immaginazione, che nella giovinezza andava sempre in avanti ed ora va ritoso, compensa con quei dolci ricordi la speranza che ho perduto per sempre. Non vedo più nulla nell’avvenire che mi tenti, solo i ritorni del passato possono lusingarmi, e quei ritorni così vivi e così veri nel periodo di cui parlo mi fanno spesso vivere felice nonostante le mie sventure”.

SORCINI [?]:  Nel Giugno del 1982 avveniva la prima mondiale di Blade Runner, capolavoro di Ridley Scott. E avveniva in Italia, al Fantafestival di Roma. Il film, come tutti sanno, è tratto da una novella di Philip Dick, Do Androids Dream Electric Sheeps?. Meno conosciuto è il fatto che non si tratta della prima opera ispirata da quel racconto. Proprio il vostro disco di Giugno, lo splendido Replicas (1979) dei Tubeway Army di Gary Numan, prendeva più di uno spunto dalla stessa fonte, anticipando l’opera di Scott. Curiosamente, poi, nel film gli androidi vengono chiamati “replicanti”, similmente al titolo del disco, termine mai presente nel testo di Dick. In realtà l’intuizione, tra le tante tra cui il famoso monologo finale, appartiene a David Webb Peoples che riscrisse la sceneggiatura di Hampton Francher, disprezzata da Philip Dick, che invece apprezzò molto la nuova versione. Anche nel vostro Giugno sarà fondamentale per voi, più del solito, fare il necessario per ricevere l’approvazione di alcune persone cruciali nella vostra vita.

SPILLETTA [?]: Questo mese l’Ipod di Cristallo ha designato per voi un disco che già dal titolo promette bene; ovvero Le Vostre Speranze Non Saranno Deluse (2012), dei Masoko. Quello che per la band romana (arrivata alla terzo album) è un augurio per un mondo e un momento storico un po’ affranto e precario, in cui loro, come musicisti e artisti, volenti o nolenti finiscono per trovarsi quasi a proprio agio, è invece, per voi, il nostro vaticinio di Giugno per gli amici Spilletta e un invito a creare dal nulla o iniziare in questo mese qualcosa di nuovo!

EYELINER [?]:  Un disco immancabile nella discografia di un Eyeliner è questo But, What Happen When The Symbols Shatter? (1992) dei, perfettamente calzanti, Death In June e che compie appunto 20anni. Ma nel vostro Giugno non parliamo affatto di morte. Il buon Douglas Pierce proprio nel ’92 (e proprio in Italia), acquistò, folgorato, la maschera bianca che da qui in poi, unita ad una giacca con cappuccio mimetica, diventerà la sua icona. Questo mese vi invitiamo a riflettere sul concetto di maschera e di mimetismo, due concetti ben distinti. Prendete il movimento Occupy Wall Street e la miriade di maschere di V For Vendetta. Oggi della maschera si celebra l’anonimato e la mimetizzazione (nella folla in questo caso, nell’ambientazione naturista o militare nel caso di Pierce). Ma la maschera ha anche un aspetto di affermazione che si rischia di perdere. Scegliete la vostra maschera sociale anche in base a quello che volete dire, non solo in base a quello che volete nascondere di voi.

SINAPSI [?]: L’iPod di Cristallo vi prescrive per Giugno l’ascolto intenso del nuovo, secondo, lavoro dei londinesi The Invisible, Rispah (2012), versione afro dei Radiohead? Il batterista Leo Taylor, lo avete già sentito fino alla nausea…è quello di Rolling In The Deep, di Adele. Proprio pochi giorni fa la band, pur confermando l’uscita a giorni, ha dovuto annullare le date del tour di presentazione, per il grave shock elettrico subito, per un corto circuito, dal leader Dave Okumu, durante un concerto in Nigeria, dal quale è sopravvissuto per miracolo. In arrivo anche per voi una novità scioccante, non elettrica e non per forza negativa o invalidante, che vi costringerà a rimandare qualche impegno. Giugno, giusto il tempo di riprendersi.