Ed eccoci a Novembre, mese ricchissimo, dal ritorno degli Smashing Pumpkins a quello di St Vincent, Aloe Blacc e CSS, fino ai nostrani Zen Circus, Bugo e BSBE… un ‘altro mese sotto i palchi che abbiamo sintetizzato per voi.
Ed ora, solo per voi, anche gli esclusivi Wallpaper di Rocklab.it, imperdibili!
Wallpaper di Rocklab.it – Dicembre 2011
Prendete e scaricatene tutti, e non fate gli snob… passate il link agli amici!






01/11/11 – Discoverland (Teatro Comunale@Gubbio,PG)
Riccardo Ruspi – E’ un progetto molto interessante questo Discoverland, costruito da due che non avrei mai pensato potessero convergere su certi terreni sonori (La vista concessa di Angelini era però un bel lavoro). Pier Cortese e Roberto Angelini in versione “Jesus style” hanno scelto di presentare a Gubbio il tour con il quale porteranno in giro per l’Italia brani tra i più famosi della storia della musica italiana e non, rivisitati e rimaneggiati con strumenti più o meno convenzionali. I due riescono a passare con disilvoltura da duetti di chitarre a commistioni di slide guitar ed i-pad (ebbene sì, avete letto bene), stravolgendo con rispetto Graziani, De Andrè, Oasis, Conte, Depeche Mode, ecc. Un grande Angelini chitarrista, una bella atmosfera perfettamente in tono con la delicatezza del teatro di Gubbio: mille di queste serate anche nelle piccole città!
02/11/2011 – Clutch (Alcatraz @ Milano)
Jacopo Sanvito – In Italia non capita spesso di poter assistere ad uno show dei Clutch, gruppo probabilmente sconosciuto alla maggior parte dei presenti all’Alcatraz, a giudicare dalla fredda accoglienza mostrata durante l’apertura seppur energica con The Mob Gones Wild. Piano piano però il pubblico viene scaldato a dovere da Neil Fallon e soci, complici di un’acustica ottima. Il tempo a loro disposizione purtroppo non è molto, ma quanto basta per lasciarci il ricordo di uno show solido e roccioso e una prestazione tecnicamente impeccabile. Chiusura con Electric Worry, applausi scroscianti e rimaniamo in attesa dei Volbeat.
02/10/2011 – Volbeat (Alcatraz @ Milano)
Jacopo Sanvito – Eccoci finalmente agli attesissimi Volbeat. L’ultima volta che si sono visti come headliner in Italia era il 2007, freschi del secondo album ma ancora poco conosciuti, per un concerto nel piccolissimo Black Horse Pub di Cermenate. Questa volta invece sono finalmente in un Alcatraz sold out e il pubblico è tutto per loro. I suoni purtroppo non sono perfetti, unica piccola nota negativa della serata dato che la grinta dei quattro danesi basta e avanza a farci passare sopra. Sul palco sono decisamente trascinanti e carismatici, per un’ora e mezza scherzano con le prime file e incitano tutto il locale, tra un ricordo di Johnny Cash e qualche accenno a canzoni di Metallica, Slayer, Ronnie James Dio e Queen (certo questo è giocare facile per scaldare l’atmosfera!). A giudicare dalle loro faccie a fine concerto si sono divertiti almeno quanto il pubblico, speriamo di rivederli presto e sempre da headliner.
03/11/11 – Dark Tranquillity (Live Music Club @ Trezzo D’Adda)
Jacopo Sanvito – Ormai l’appuntamento autunnale con i Dark Tranquillity è diventato una scadenza annuale da diversi anni a questa parte. Questa volta li troviamo come headliner del Neckbreakers Ball IV, piccolo tour itinerante. Che Mika Stanne e soci amino particolarmente l’Italia è cosa nota e ogni loro concerto da queste parti è sempre un gran divertimento, tuttavia la loro prestazione rispetto ad altre occasioni è meno emozionante, complice anche una scaletta ridotta e più adatta al contesto di un festival. Si torna a casa quindi non del tutto sazi: diciamo che è tempo per i Dark Tranquillity di rintanarsi in Svezia e lavorare su del nuovo materiale, e prendersi un po’ di riposo dai continui tour degli utilimi anni.
05/11/11 – Dente (HMA @ Torino)
Martina Caruso – Apre la serata Bianco cantautore torinese che fa ben sperare per le luci, ahimè quando Dente sale sul palco cala il buio rischiarato da luci rosse e gialle (un tocca sana per la fotografia). Mi è molto piaciuta l’atmosfera che è riuscito a creare intrattenendo l’Hiroshima non solo con la sua musica e le sue canzoni ma anche scherzando e riempiendo i tempi morti tra una canzone e l’altra.
Forse un po’ statico per la fotografia ma è sicuramente un concerto che merita di esser vissuto.
05/11/11 – William Fitzsimmons (Blah Blah @ Torino)
Federico Tisa – Il Blah Blah, non contiene troppe persone, quando si è in 50 è già soffocante, ma ciò rende l’ascolto puro e molto intimo.
Specie nel caso di Fitzsimmons. Un set essenziale, due chitarre acustiche, stop.
Un’ atmosfera da salotto conviviale e per nulla chic, una semplicità disarmante e una simpatia “americana” nascosta da una folta barba.
Un’oretta di concerto completamente in acustico e gli ultimi tre pezzi giù dal gradino che sempre separa l’artista dal pubblico.
Fitzsimmons è magro magro, composto, con la voce flebile, ma non banale, sotto pochi riflettori, scherza sulla madre e sul suo mestiere, non concede bis però si ferma volentieri a chiacchierare a fine concerto, mi racconta del suo tour europeo, e come al solito, mi parla del cibo e del vino romagnolo. Gli americani…sempre uguali….soprattutto quelli dell’Illinois.
05/11/11 – Bugo (Urban Club @ Perugia)
Riccardo Ruspi – Passare del tempo con Bugo ti permette di percepire la sua semplicità, l’assoluta genuinità nello stare con le persone e sul palco. Tutto traspare durante la sua esibizione. Gli arrangiamenti costruiti con la band sono precisi, forse anche troppo, e lasciano poco spazio agli esperimenti strampalati a cui c’aveva abituato almeno nei primi dischi; dal cantautorato e dal pop ci si scosta solo per generi più potenti (Casalingo vien riproposta in chiave hard rock). Ciò nonostante Bugo non resta distaccato, gioca a fare il rocker ma non vuole esserlo, e scende spesso dal palco per abbracciare la folla, più e più volte.
In definitiva ci saremmo aspettati qualche scommessa sonora in più, ma è stato bello, e vogliamo tutti un po’ più bene a Bugo.
08/11/11 – Wallis Bird (El Barrio @ Torino)
Federico Tisa – Wallis Bird…nessuno ancora la conosce, ma si farà presto sentire. Ha tutta l’aria da nome che farà gavetta come spalla in qualche festival estivo. Ha una potenza, una grinta, una presenza scenica incredibile.
E’ piccina, con due occhi che ti divorano, un sorriso disarmante, una chitarra a cui saltano sempre le corde (visto come la pesta) e una bellezza tutta nordica.
Wallis si aggira per il locale e beve birra, fa quattro passi, chiacchiera con tutti, scherza e socializza…è meravigliosa. Una vita piuttosto segnata accompagna le sue canzoni con strascichi folk blues….28 anni e due album alle spalle. Incanta tutti e non ci sono parole. Io me ne vado entusiasta.
11/11/11 – The Subways (Appartamènto Hoffman di Conegliano TV )
Furio Ganz – L’Appartamènto Hoffman è inverosimilmente piccolo: ha proprio l’aspetto di un “appartamènto”. Far suonare una band che riempie giornalmente stadi in tutto il mondo è utopia.
Come sospettavo il palco è alto 30cm e il pit non esiste. La prima fila era tutta occupata e sono dovuto restare appiccicato ad un unica transenna dei lavori in corso a lato del palco che avrebbe dovuto proteggere il fonico.
Dalla prima all’ultima canzone il fonico ha cercato di tenere ferma la transenna perchè la gente non gli cadesse sul mixer e io ho cercato di non far calpestare dal fonico la mia borsa degli obiettivi.
Morale della favola: fotografare nel mezzo del pogo è praticamente impossibile, ma almeno non può esistere “primi tre pezzi senza flash”.
Purtroppo non ho potuto muovermi da li quindi il batterista non l’ho mai visto e il chitarrista avrà pensato “se Maometto non va alla montagna…”. Anyway luci veramente ottime!!! Pane a chi non ha denti.
16/11/11 – Pinback (Circolo degli Artisti @ Roma)
Emanuela Bonetti – Meritavano un pubblico più numeroso, sono forse stati penalizzati dalla scelta della data infrasettimanale.
Nonostante i problemi all’audio e la scarsa presenza scenica, i Pinback restano uno dei più importanti gruppi indie attuali, anche se…sarebbe una sfida vederli alle prese con un nuovo album.
L’ultimo lavoro risale al 2007, e non si può vivere di tour all’insegna di brani di repertorio.
18/11/11 – BSBE (El Barrio @ Torino)
Federico Tisa – Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio sono ormai rodati…palchi ne hanno calcati a sufficienza, esperienze su esperienze. Hanno cominciato quasi per gioco, come loro stessi affermano, poi qulacosa è andato per il verso giusto..e menomale direi.
Suonano al Barrio che per l’occasione si riempie, i soliti meravigliosi prezzi popolari.
Io trascino qualche amico vantando il fascino e la potenza di suono di questa band che non ha mai tradito le mie aspettative…e così è stato. Suonano da Dio, rimangono tutti imbambolati, Cesare è cirurgico nella sua precisione, estroso….un grande, concentrato con la classica espressione “la lingua di fuori”. Adriano invece, semplicissimo,poggia le dita sul manico e se ne va in trance, comincia a schitarrare e credo non si renda assolutamente più conto di cosa gli sta intorno…è bravissimo. Ha succhiato blues già nella culla probabilmente visto che con la “dobro” ripropone un capolavoro di Blind Willie Johnson (che credo conoscano in pochi…andate a sentire la colonna sonora di “Ladykiller” dei fratelli Cohen, per farvi un’idea). Due ore di sudore e frastuono sensato….un concerto indimenticabile. Grazie.
19/11/11 – Vinicio Capossela (Teatro Verdi @ Brindisi)
Fabio De Vincentiis – La nave comandata dal comandante Vinicio Capossela approda a Brindisi al Teatro Verdi. Cosa dire di più di uno spettacolo già largamente commentato e la cui novità principale rispetto al tour estivo è che le location sono rappresentate dai teatri?
Poco, in effetti, e lo spettacolo anche all’interno dei teatri non manca di emozionare con le canzoni dell’ultimo album in primo piano ovviamente, inframmezzate da qualche successo del passato, e da un finale incandescente con le hit a fare da padrone; ed è qui che “finalmente” il nostro Vinicio riesce a coinvolgere il pubblico del Teatro (dapprima riluttante ad alzarsi in piedi in una cornice così istituzionale) chiedendo anche agli spettatori in galleria di avvicinarsi al palco, dove si concede un bagno di pubblico suonando e cantando nella prua della nave collocata a pochissimi metri dalle prime file. Un unico neo: il prezzo decisamente alto del biglietto, specialmente in platea, dove infatti eravamo ben lontani dall’avere un sold-out.
23/11/11 – Aloe Blacc (Alcatraz @ Milano)
Jacopo Sanvito – Spettacolo raffinato, quello di Aloe Blacc all’Alcatraz di Milano. L’artista americano sta portando in tour il suo ultimo lavoro, Good Things, con la compagnia dei Grand Scheme, un manipolo di musicisti ottimi e completi. Lo show è decisamente di alta qualità e molto divertente, e divertito è soprattutto il buon Aloe sul palco, che non disdegna qualche passo di danza di tanto in tanto, guadagnandosi sorrisi ed applausi. Suoni impeccabili e luci essenziali, molto di atmosfera, fanno da cornice alla serata.
23/11/11 – St. Vincent (Teatro Dal Verme @ Milano)
Hillel Zavala – All’arrivo dei St. Vincent la sala piccola del Teatro dal Verme ha fatto fatica a trattenere la forza e la dolcezza di questo gruppo. Il pubblico è stato cullato dalla voce dolce di Annie Clark ma, nello stesso tempo, è investito dalla forza della musica che arrivava come un treno quasi impazzito in memoria del vecchio Punk. Guardando la cantante, che ha intonato praticamente tutte le canzoni dell’ultimo album “Strange Mercy”, immersa in luci bianche, rosse e blu ricordiamo le “vecchie” Riot Grrrl ma quello che abbiamo davanti non è solo quello. È qualcosa che stupisce per la sua forza delicata. Alla fine del concerto si esce al freddo e al gelo di novembre pensato che, in fondo, si può essere benissimo Punk anche se si indossa un vestito elegante e del rossetto.”
25/11/11 – CSS (Estragon @ Bologna)
Marcella Fava – Adoro le CSS perchè ad ogni loro concerto si scatenano e sanno come intrattenere il pubblico. Infatti tutto è andato per il verso giusto, l’Estragon era pieno di gente carichissima di fronte ad una Lovefoxxx in piena forma, è riuscita a ballare e cantare selvaggiamente durante l’intera ora e mezza di concerto. La scaletta è stata ben scelta, dando prevalenza al loro ultimo album “La Liberacion” suonando comunque i loro pezzi più famosi come “Alala”, “Let’s make Love” e “Music is my hot hot sex”.
Per concludere Lovefoxxx ha implorato tutti di voler bene ai propri amici in quanto “l’amicizia è la migior cosa che esista al mondo” abbracciando tutte le sue compagne della band.
Purtroppo bisogna segnalare la solita splendida pecca che non manca mai, ovvero le lugubri luci dell’Estragon di Bologna, o inesistenti, o piazzate dietro la band (il giorno che impareranno a piazzarle anche davanti stapperemo una bottiglia di champagne) anche se c’è da ammettere che questa volta hanno variato dal solito rosso e arancione e sono stati più generoso inserendo qualcosa di più vivace e quasi psichedelico ha rispecchiato abbastanza bene il carattere delle CSS.
26/11/11 – The Zen Circus (Urban Club @ Perugia)
Riccardo Ruspi – Luci semplici, niente fumo sul palco (se non quello delle sigarette di Ufo), niente scenografie.. solo rock. Gli Zen sono una macchina rock, spaccano proprio (in tutti i sensi, vedi la povera batteria di Karim), e al loro concerto perugino non ne siamo usciti indenni nemmeno noi. Appino e soci hanno sfoggiato le loro armi migliori, dai bei testi (cantati a squarciagola dal giovane pubblico) al suono potente, fino a quel filo di aggressività e strafottenza che ben si addicono alla loro immagine di Nati per subire che mandano tutti affanculo. L’Italia sforna gruppi con i contro-cogl..ni, e gli Zen Circus ne sono un esempio.
28/11/11 – The Smashing Pumpkins (Forum di Assago @ Milano)
Federico Tisa – Uno aspetta tutta la vita un’illuminazione del genere, strimpella e ci prova in diversi modi, ma l’estro non è di tutti mi spiace.
Affrontata la trasferta lombarda in sei, un po’ come la gita al mare di Fantozzi e colleghi, mi ritrovo nella nebbiosa pianura padana in attesa di Corgan e soci. Questo uomo cambia formazione ogni 2×3, con una costante: una bassista figa e molto stilosa.
In quanto a questo i fan degli Smashing Pumpkins non verranno mai delusi..sale sul trono Nicole Fiorentino e le foto parlano da sole.
Solo Corgan poteva richiedere al suo batterista di applicare un rullante davanti la grancassa…credo che Chamberlin gli manchi parecchio.
Una scaletta, come ha detto una mia amica, apprezzabile dai musicisti, ma non da un fan qualunque. Le scelte cadono tutte su Siamese dream, Pisces Iscariot, poche su Mellon Collie e altrettante su Teargarten by Kaleidyscope più qualche pezzone dell’ultima fatica Oceania (disponibile da Marzo).
La prima tranche chiude con Tonight Tonight e ovviamente il pubblico s’infiamma…i due davanti a me (stoici e attempati fan) limonano pesantemente, si strizzano in un abbraccio da fare invidia (oltre che a me) anche a Winnie the Pooh.
L’acustica fa schifo, molto bella invece la scenografia. Corgan ha messo su qualche chiletto, ma gli si perdona questo e altro. La sua voce tagliente e inconfondibile riempie ogni singolo secondo di questo concerto, così come le copiose note che si inventa sulle sue infinite chitarre.
29/11/11 – Lamb (Auditorium Parco della Musica @ Roma)
Emanuela Bonetti – Dagli scatti, penso sia più o meno evidente: Lou ha catturato il mio sguardo.
Andy resta un bel ragazzo, un musicista carico di entusiasmo e carisma, ma l’eleganza e la leggerezza che hanno accompagnato l’ingresso sul palco di Lou mi hanno affascinata.
Una donna minuta, fine e allegra che con la sua voce suadente ha coinvolto il pubblico e rotto gli schemi di rigore e perbenismo che caratterizzano luoghi quasi d’élite quali l’Auditorium Parco della Musica.
Una serata che non si riesce bene a definire: atmosfere soft, spezzate dai suoni trip hop.
Essì, il duo di Manchester ci è piaciuto proprio tanto.