Talent Radar #4 – Haim – Palma Violets – Rhye – Autre Ne Veut – Little Daylight

Haim

A parte i casi storici, le band di fratellini o sorelline sono fatte anche per stimolare la curiosità di  vedere all’opera  DNA uniforme,  precocità  e genitori a modino che regalano chitarre e garage al posto dell’ iPhone a sei anni. Per lo più stronzate. Invece le tre figliole dei signori Haim suonano e scrivono come una qualunque grossa band  dai cognomi diversi.

Ascolta: Forever
Ascolta: Don’t Save Me

Palma Violets

Fanno rock’n’roll senza bisogno di tanti aggettivi  o prefissi.  Più che nei singoloni che in Inghilterra hanno già fatto tante conquiste si fanno adorare quando scrivono quelle canzoni come All The Garden Birds,              talmente fuori dal tempo che è meglio non approfondire se sia “come averla sentita da sempre” o  l’averne sentita, in effetti, una identica.

Ascolta: Best Of Friends
Ascolta il disco in streaming

Rhye

A parte avere a lungo alimentato lo stucchevole gioco del “chi saranno mai”, realizzano un disco di pop sofisticato, downtempo e affascinante.  Si prenda Open.  Quel giochino del mistero, però,  funziona e stordisce solo se un giorno si scopre che i due sono, per dire, James Blake e Trent Reznor . Quando, invece, si viene a sapere che sono  Milosh e Robin Hannibal dei Quadron , la cosa suscita un “embè” che non rende giustizia alla loro musica.

Ascolta: Open
Ascolta: The Fall

Autre Ne Veut

Chi sta dietro al nome francese è di Brooklyn e ammette di fare una cosa che è r’n’b senza che suoni canonicamente r’n’b.  La si potrebbe dire anche elettronica, IDM, pop e non lo sarà mai in senso stretto. Sfugge e scivola come le cose fatte bene e quello che di certo non si può dire è che non sia di classe.

Ascolta: Play By Play
Ascolta: Counting

Little Daylight

Ok, Overdose è la canzone che vi farà vergognare con gli amici. Questo è un dato. Un po’ come quando vi beccheranno con una paginata di google immagini di Maria Sharapova. Un pop facilissimo ma con un bel passo marziale e con l’ingresso, a un certo punto, di quel basso che non ti aspetti. Un onesto guilty pleasure.

Ascolta: Overdose