Splashdown Pesaro Music Fest @ Pesaro – 01 Maggio 2015

La bellissima esperienza dell’anno scorso ha lanciato lo Splashdown di Pesaro tra le migliori realtà del Primo Maggio, e quest’anno le cose sono state fatte ancora più in grande, e bene.
Spiaggia, mare e tanti gruppi in cartellone dalla mattina alla sera sono stati gli ingredienti vincenti, nonostante la pioggia che prima del tramonto è venuta a rovinare la festa, interrompendo il programma che solo in tarda serata è stato portato a termine: noi siamo riusciti a raccontarvi tutto quello che è successo nel pomeriggio.
Messi i piedi nella sabbia siamo stati accolti da I Camillas, conosciuti grazie a “Everybody In the palco!“, in grande spolvero e seguiti da un folto pubblico, misto di fedelissimi e nuovi adepti portati dall’avventura del gruppo ad Italia’s got talent. Un batterista in più è bastato a dare più forza alla solita spassosa esibizione di Zagor e Ruben, se possibile ancor più fuori che mai.
Dopo di loro è stato il turno di Phia, cantautrice australiana trapiantata a Berlino, che tra vari loop e strumenti autocostruiti ha stupito il pubblico inizialmente distratto da qualche partita di volley di troppo; bella la cover di Paper Planes di M.I.A.
Poi gli HAVAH, pugno allo stomaco dopo le atmosfere docili di Phia. Si è scesi negli inferi a suon di punk-wave, e anche le nuvole hanno dato il loro contributo all’atmosfera: potenti anche se difficili da seguire in spiaggia a metà pomeriggio.
Le nuvole sono rimaste sopra le nostre teste, mentre sul palco sono saliti i Sycamore Age, bravissimi ed emozionanti almeno quanto il loro ultimo lavoro in studio. Esibizione forse troppo breve per rendere giustizia a tutte le sfaccettature che avevano da esprimere.
Infine Universal Sex Arena, rock esplosivo d’altri tempi, a tratti un pochino già sentito, ma comunque efficace: tutti sotto palco, tutti sotto la pioggia.
Sarebbero dovuti seguire gli Exit Verse, ma tutto si è dovuto fermare. Dopo un po’ di attesa, abbiamo abbandonato il campo, bagnati e rassegnati al brutto tempo.
I concerti sono ripresi in tarda serata, con la chiusura di Be Forest e Sick Tamburo, ma questa è un’altra storia.
Noi siamo già pronti a tornare nella sabbia il prossimo 1 maggio.