… e alla fine arrivarono anche quelli coi soldi

Apprendo da una massiccia pubblicità su Facebook che a novembre 2010 partirà il primo master in Music Business della Luiss, il braccio universitario di Confindustria. Un anno di corso per 12.000€ di retta per diventare esperti del music business ma non solo: arrangiamento, composizione di colonne sonore, gestione degli eventi musicali, diritto d’autore, stesura dei testi, scouting e A&R, ufficio stampa, management, composizione con pro-tools & logic, ed il tutto sarà accompagnato dalla creazione della nuova etichetta discografica Luiss Records.

Tralasciando le materie a carattere amministrativo, destano perplessità gli insegnamenti più prettamente musicali, come la composizione per esempio (quella di colonne sonore poi…), insegnamento di un’arte (non di una materia) che normalmente richiede dai 5 agli 8 anni di conservatorio, così come è difficile che ne venga fuori un paroliere talentuoso nella scrittura dei testi in così poco tempo. Quanti ragazzi quindi conoscete che siano non solo laureati ma anche con la giusta preparazione e TALENTO MUSICALE (qualità che questo corso sembra completamente ignorare) e con tale disposizione di danaro da potersi permettere un corso del genere conseguendolo con profitto fino alla fine?

D’altra parte però l’ingresso in questo asfittico mercato musicale di attori che possono permettersi già solo di pagarsi la retta per questo master è da augurare: con tutte le etichette indipendenti gestite a 0€ una infornata di cash non sarebbe niente male, già solo una etichetta che può permettersi come capitale di partenza una cifra sopra i 10.000€ ha la potenzialità per fare qualcosa veramente.

Il dubbio strisciente è che fare musica sia diventato così di moda che anche i figli di papà vogliano gestire l’arte come degli imprenditori e non come degli artisti.

www.l2m.luiss.it