La guida ai segni:
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GIACCA: Afterhours – Folfiri o Folfox
“Folfiri o “Folfox” è un disco monumentale, e tuttavia una statua di minor attrazione turistica, nella città storica degli Afterhours. Non per questo, un’opera meno affascinante. Un disco che prova a rialzare la posta, senza sbancare, ma perdendo per un soffio (comunque vitale) la rinascita che c’era in palio. [continua a leggere]
NICHILISTA: Swans – The Glowing Man
Qui gli Swans sfoggiano una maestria compositiva forse, e sottolineiamo “forse”, mai mostrata prima. Ma servono tempo e pazienza, per immergersi in questo nuovo incubo rurale, in quest’ennesima metamorfosi, in questo gotico americano che non è mai stato così dilatato, così spaziale, così “progressive”.[continua a leggere]
TRUCE: Pig Destroyer – Painter of Dead Girls
Tempo di edizioni deluxe per la Robotic Empire Records. Dopo aver messo a segno il terzo tributo ai Nirvana (ogni album dei leggendari di Seattle reinterpretato da diverse band post-hardcore) decide di ristampare in edizione lussuosa in doppio vinile di una storica compilation dei Pig Destroyer.[continua a leggere]
BARBA: John Lee Hooker – The Big Soul Of John Lee Hooker
Anche se Hooker non c’è più, la necessità di riascoltarlo sta lì a dimostrare come le radici siano molto ma molto solide; proprio come la pianta che è nata da esse, proprio come questo disco. Antico e moderno nello stesso istante. Come il Blues.[continua a leggere]
DISPARI: Converge – You Fail Me (Reissue)
You Fail Me è un difficile e duro viaggio attraverso l’oblio; è un’esplorazione dolorosa ed estrema nell’animo pulsante dei Converge e di ognuno di noi. [continua a leggere]
AVATAR: Death In Vegas – Transmission
La liberazione del vero animo di Fearless: un cuore crudo e acido, che si addentra come mai ha fatto prima nelle cupe perversioni del mondo sintetico industrial. [continua a leggere]
EYELINER: Winter Severity Index – Human Taxonomy
Ancora una volta il progetto di Simona Ferrucci – cantante, chitarrista, compositrice e autrice di Roma –, sembra muoversi nella direzione esatta in rapporto all’evoluzione di una “Dark Music” che procede imperterrita nel proprio percorso destrutturante. Un album scuro, claustrofobico, proprio come le nicchie a cui, volenti o nolenti, il quotidiano ci assegna. Forse per nostro stesso volere. [continua a leggere]
OCCHI CHIUSI: Minor Victories – S/t
La trama dei Minor Victories è uno shoegaze ad alti livelli di brumosità che, in quanto a coordinate storiche, si distende su tutti gli anni novanta..[continua a leggere]
SPILLETTA: LUH – Spiritual Songs for Lovers to Sing
Le immagini che si creano ascoltando Spiritual Songs for Lovers to Song sono notturne, psichedeliche e profonde. La sua riuscita non è per noi una sorpresa: le doti di Ellery James Roberts erano chiare dai tempi dei WU LYF, ma adesso è evidente come il cantante senta più suo questo progetto.[continua a leggere]
SORCINI: Fear of Men – Fall Forever
Un nuovo dream-pop arriva da Brighton e porta fuori da un’Inghilterra esclusivamente estiva tutta la brillantezza toponomastica che gli appartiene geograficamente.[continua a leggere]
SINAPSI: Mourn – Ha, Ha, He!
“Ha, Ha, He!” è un album semplice, che pur ispirandosi al passato si volge verso il panorama alternative rock moderno, nel tentativo di guadagnarsi un piccolo spazio in un territorio così densamente popolato che a confronto Nuova Delhi parrebbe l’Islanda.[continua a leggere]
ROBINSON: Blood Orange – Freetown Sound
Un disco politico, intimo, orgoglioso e leggero. Non si finisce mai perché c’è dentro la vita di un tizio, non solo la sua arte di musicista. E che qui dentro ci sia la sua vita lo suggerisce anche una piccola assenza: tutte quelle cantanti e nemmeno un minuto con Samantha Urbani.[continua a leggere]