Viet Cong
I Women erano una band Canadese. Se ne parlò anche per aspetti extramusicali, come una scazzottata sul palco degna di Terence Hill quando non era prete e la morte del chitarrista Chris Reimer, anni dopo, avvenuta nel sonno. I Viet Cong contengono la metà dei Women. Hanno sempre dei connotati post punk ma enfatizzano un lato gotico che nella vecchia band era solo abbozzato. Le atmosfere, anche quando melmose o sferraglianti non impediscono l’affiorare di detriti pop dirompenti come succede in Pointless Experience e in Continental Shelf.
Guarda: VIET CONG – Continental
Ascolta: VIET CONG – Structureless Design
High Highs
Guardo il video di ‘Ocean To City’ e mi sembra di essere in quei negozi di abbigliamento molto al buio, pieni di immagini del pacifico, pieni di un profumo che rincoglionisce e di una musica mediamente segnata da basso onesto e voce gentile. Ma gli High Highs sono di un’altra spiaggia, dalle parti di Sydney. Più che da uno skyline lo si percepisce da un chorus degno dei migliori Cut Copy. In definitiva abbiamo gentilezza, onestà, profumo, sunny days ma anche un senso melodico della madonna.
Guarda: HIGH HIGHS – Ocean To City
Ascolta: HIGH HIGHS – Milan
Mode
Garantisce Nicolas Jaar che produce il primo singolo del duo di Los Angeles e lo fa uscire sulla sua Other People. Uno dei due (Shane McKillop) suona nei parecchio sottovaluti Gardens & Villa, mentre l’altro è quello che con il nome d’arte Nicky Sparkles fa un po’ l’Ariel Pink, un po’ il John Maus, un po’ il Blood Orange. Pillars Of The Temple è electro con la patina dell’esperienza Darkside e il tono sopra le righe delle canzoni sexy alla Prince. Se gli ingredienti sembrano eccessivi e ridondanti, ecco, la moderazione nei dosaggi è la forza di questa cosa.
Guarda: MODE – Pillars Of The Temple
Ascolta: NICKY SPARKLES – Take Me Around