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Lapalux – Nostalchic

Lapalux – Nostalchic

A giochi fatti Nostalchic non sarà come Cold Spring Foult Less Youth dei Mount Kimbie, il disco maturo che mette d’accordo tutti. Considerate le potenzialità dell’autore è giusto pretendere di più. Allo stesso tempo bisogna però riconoscere che il lavoro in questione resta fra i più piacevoli e interessanti del 2013. Lapalux non è estremista come Teebs o come quel Thundercat che può permettersi di scritturare FlyLo per i sui videoclip. E’ fatto così, non è tipo da facili colpi ad effetto né si perde in vacue soluzioni colte. In questo senso è pop, molto più d’ altri.

Niagara – Otto

Niagara – Otto

E’ un disco che ha il coraggio e la personalità per distinguersi e farsi notare, cosa non scontata di questi tempi in Italia. Per queste ragioni limitarsi all’ascolto di Superbe può essere fuorviante, oltre a non rendere giustizia ad un’ opera dai contenuti variegati e dalle aspirazioni più alte rispetto a quelle tipicamente nu-rave (balliamo?).

The Knife – Shaking the Habitual

The Knife – Shaking the Habitual

Il coraggio e la coerenza dell’ opera ti costringono, in modo intellettualmente onesto, alla resa. Non c’è niente da fare: Karin e Olof sono più capaci e intelligenti di te, probabilmente, chi aveva accolto in quel modo Silent Shout, li stava sottovalutando. Eccolo dunque Shaking the Habitual, pronto a raccontarci la nostra mediocrità.

Crimea X – Another

Crimea X – Another

Nel nuovo capitolo dei Crimea X (Jukka dei Giardini di Mirò e Dj Rocca) si balla tanto, disco prodotto da Bjorn Torske, storico producer norvegese, che porta equilibrio e freddezza là dove in passato regnava il disordine. Ballare col pugno chiuso non è mai stato così bello.