Per trasformare i vostri auricolari nei più potenti amuleti…
NICHILISTA [?]: Ritorno degli 3/4HadBeenEliminated con Oblivion (2010) sempre per la meritoria Die Schatchel. Per promuovere l’album si sono prodigati in un evento particolare a Bologna lo scorso Ottobre: uno sleep-concert. 7 ore di musica dalle 23 alle 6 del mattino, cui il pubblico era invitato a partecipare con sacco a pelo e coperta, per sperimentare e improvvisare una musica che fosse “in simbiosi col ritmo segreto degli slittamenti dell’attenzione”. Gestite con più cura del solito il vostro riposo questo mese, la vostra lucidità e le vostre occhiaie croniche ve ne saranno grati.
SPILLETTA [?]: Per gli amici Spilletta è il momento di (ri)scoprire gli scozzesi Orange Juice, dall’ascolto dei quali riconoscerete presto che Franz Ferdinand e tanti altri sono solo gli ultimi, pur bravi, discepoli. Sull’iPod di Cristallo compare la raccolta The Glasgow School. Per fortuna adesso se ne può parlare serenamente ma recentemente il leader Edwyn Collins colto da due emorrargie cerebrali era ridotto piuttosto male. Riusciva a pronunciare solo poche parole ma a ripetizione “si”, “no”, “Grace Maxwell” (il nome della moglie manager) e “possibilities are endless” ovvero le possibilità sono infinite. Non so se questo vi consola o vi fa paura, ma è ora di affrontare il fatto che le possibilità sono davvero infinite.
ROBINSON [?]: Uno dei motivi per cui questo segno si chiama così è lui: Smokey Robinson. Il nomignolo Smokey è un educativo paradosso. Tra gli afroamericani si chiamava “smokey”, affumicato, chi era davvero di pelle molto molto scura; William Robinson Jr invece era un ragazzino mulatto con gli occhi chiari, ma suo zio lo chiamava appunto Smokey perchè tenesse presente che per i bianchi lui sarebbe stato sempre e comunque un nero. Tenete dunque presente che molto spesso la gente, quando si concede il lusso di giudicarvi, difficilmente nota o apprezza le sfumature. Godetevi una bella raccolta di Smokey Robinson & The Miracles, vi proteggerà dalla vostra disposizione all’equivoco.
SORCINI [?]: Novità in casa DFA che finisce dritta dritta sul vostro Orodiscopo. Parliamo del sensuale electro pop dei francesi Discodeine, disco omonimo (2011) che per il primo singolo, Synchronize si avvalgono di una guest d’eccezione, ovvero Mr Pulp, Jarvis Cocker che è anche autore delle liriche del brano. E’ appunto tra queste righe che vedo il significato di questa assegnazione. La canzone parla della sensazione di esperienze sincronizzate, di spazio e di tempo, per due persone che si innamorano incontrandosi in discoteca. Ecco a febbraio vivrete alcune esperienze del genere. Momenti fortemente condivisi con delle persone conosciute occasionalmente, momenti fugaci, ma non meno profondi, che siano amanti o amici di un giorno, di un ora, di un’istante, sperimenterete questa sincronizzazione perfetta.
BARBA [?]: Il ritorno dei The Decemberists con The King Is Dead (2011) è davvero un signor amuleto da portarsi dietro. Il titolo dell’album è un omaggio a The Queen Is Dead degli Smiths, ma richiama anche il famoso annuncio dell’araldo nelle antiche monarchie “Il re è morto, viva il re!” che racchiude in sé il senso della cosidetta “legge salica” ovvero la continuità della monarchia indipendentemente dalla personificazione e l’automatico passaggio di consegne al successore. Attenzione a questa disposizione. Se finisce qualcosa di importante, un amore direi, cercate di non sostituirla automaticamente per tenere accesa una fiamma dentro di voi, per avere sempre il vostro re o la vostra regina. San Valentino prende meglio la mira senza pressione.
DISPARI [?]: Splendida occasione per voi: circola già una succosa ristampa in doppio vinile di Unrest (1974) degli Henry Cow che, se non lo sono già, dovrebbero essere un vostro must. La copertina è una delle tre di opere della band che utilizza le serie dei “socks” di Ray Smith. Ora data la stravaganza della proposta musicale, il suggerimento è quello di individuare i giorni cruciali di questo febbraio e in quei giorni mettervi consapevolmente i calzini spaiati: vi porterà fortuna. Occhio però qualora la fortuna sia in incontri amorosi a non lasciarseli su… il Carnevale come scusa regge solo fino ad un certo punto.
EYELINER [?]: La Ghiera Magica ci ricorda che dobbiamo un pensiero a Mick Karn, bassista dei Japan, recentemente scomparso e vi piazza tra capo e collo un’opera assolutamente da rivalutare ovvero The Waking Hour (1984) unico capitolo dei Dali’s Car ovvero Karn insieme a Peter Murphy dei Bauhaus, cui i due avevano deciso di dare un seguito proprio poco tempo fa. La copertina dell’album è un dettaglio virato di un famoso dipinto, Daybreak, di Maxifield Parrish, il cui originale fino a pochi giorni fa apparteneva nientepopòdimenoche a Mel Gibson. O meglio alla moglie. Causa divorzio si è ricorsi all’asta e gli ex coniugi ci hanno perso parecchio rispetto alla cifra di acquisto. Motivo principale il più ricco e noto estimatore del quadro era morto poco tempo prima: Michael Jackson. Morale: ci sono cose che attendono di esser fatte. Se aspettate il momento giusto prenderete in pieno quello sbagliato.
GIACCA [?]: Un altro disco da ripescare assolutamente, almeno per voi Giacca, dall’anno appena trascorso è l’omonimo del progetto 7 Walkers (2010) capitanato dal chitarrista Papa Mali e dal batterista dei gloriosi Greatful Dead, Bill Kreutzmann. Ecco pare che il piccolo Bill ancora 13enne e sconsigliato dal proprio insegnate di musica di insistere con la batteria sia stato spronato a perseverare da una persona speciale, lo scrittore Aldous Huxley. Per questo crediamo che una sua citazione vi sarà d’aiuto questo Febbraio: “La sincerità non è una questione di volontà, ma di talento”.
AVATAR [?]: A voi il compito di movimentare le vostre serate di carnevale e la dritta è di quelle che contano ovvero Remedy (1999) esordio dei carnevalissimi Basement Jaxx. In particolare di gran successo fu il singolo Red Alert che in USA fu promosso con un video che simulando un reality seguiva dei poliziotti in un mondo dove la musica è vietata, che a suon di irruzioni danno la caccia a musicisti e produttori per arrestarli e alla fine bruciano i vinili. Il messaggio è chiaro e sobbilla la convizione che il mondo tenda a reprimere la vostra espressività che a febbraio raggiungerà un culmine. Uscite dal paradosso lagnoso del video e misurate situazione per situazione, purchè con un volume spropositato.
TRUCE [?]: Uscito a dicembre dell’anno scorso rischiava di passare inosservato il nuovo Apollo Kids (2010) di Ghostface Killah. Il titolo dell’album si riferisce al glorioso teatro protagonista del Rinascimento di Harlem, centro della cultura afroamericana negli anni 30. Inizialmente l’Apollo Theater, prima di dare i natali artistici a gente come Ella Fitzgerald, James Brown, Michael Jackson, Sarah Vaughan e tanti altri, si chiamava Hurtig & Seamon’s Burlesque Theater, ed era appunto un locale dedicato agli spogliarelli e alla mondanità. L’allora sindaco di New York, Fiorello La Guardia fece un’inflessibile battaglia a questo tipo di locali, rese fuorilegge loro e persino la parola burlesque che oggi è tanto di moda. Dunque, sulle ceneri della festa può nascere qualcosa di molto importante, tenete a mente che dovrete sottostare a qualche repressione per immaginare qualcosa di nuovo.
OCCHICHIUSI [?]: Tra un ascolto e l’altro del nuovo Mogwai concedetevi un Fluorescence (2011) freschissimo nuovo lavoro degli Asobi Seksu. Pare che dalle discoteche giapponesi arrivi la moda di portare un led in bocca che rende fluorescenti i denti, in diversi colori. Ora sappiamo quando odiate le discoteche e queste bazzecole modaiole, ma sappiamo anche che non resistereste alla tentazione di osservare, magari senz’audio e in replay, lo spettacolo psichedelico di un agglomerato di persone che balla con i denti luccicanti di colore. Persi nella scena non vi accorgerete che comunque si tratta di una valanga di sorrisi. In pratica, scendete a patti con qualche minchiata e concedetevi qualche bel sorriso dei vostri. Gli Asobi Seksu vi aiuteranno.
SINAPSI [?]: Capolavoro per voi fresco di ristampa: The Soft Boys con il loro Underwater Moonlight (1979), lasciatevi impiastricciare da Robyn Hitchcock e compagni. Proprio il leader, per tenere fede al cognome nonostante nessuna parentela con Alfred, è invece buon amico di Johnathan Demme nei film del quale a volte compare in piccoli cameo come nei panni di musicista nel recente Rachel Sta Per Sposarsi con Anne Hathaway protagonista (nel cast anche Tunde Adebimpe dei vostri cari Tv On The Radio) nel ruolo di Kym, ragazza difficile che durante il matrimonio della sorella fa di tutto perchè emergano ipocrisie e rancori che la famiglia tiene sopiti. Il contesto di festa rende l’intento ripugnante. Avrete bisogno anche voi di un po’ di ipocrisia e fastidi tenuti a bada questo mese, occhio alle mine vaganti.